Uno dei miei “ragazzini” di trent’anni addietro un paio di settimane fa è venuto a farmi visita al “don Vecchi” per regalarmi un volume che non conoscevo: “Le prediche di monsignor Vecchi”, edite dalla Fondazione alla quale don Franco De Pieri ha dato vita per mantenere vive a Mestre la memoria e il messaggio di don Vecchi “padre della nuova Mestre”.
Non sapevo dell’esistenza di questo volume, che forse non è stato sufficientemente reclamizzato. L’opera è stata curata dal prof. Mirto Andrighetti il quale ha utilizzato il materiale che il vecchio sagrestano di Carpenedo, Olindo Caramaschi, all’insaputa del suo parroco, aveva registrato durante le prediche negli ultimi anni del servizio pastorale di Monsignore presso il duomo di Mestre.
Ho preso a leggere qua e là queste prediche domenicali del mio vecchio parroco e maestro di vita e di apostolato. Di primo acchito la lettura mi ha un po’ deluso, ma poi ho capito che altro è un testo scritto per essere letto, altro è la registrazione di un discorso che invece era destinato ad essere offerto a viva voce e che certamente risentiva del clima e dell’atmosfera dei fedeli che affollavano la chiesa.
Monsignor Vecchi poi era solito drammatizzare le sue omelie, per cui l’intonazione della voce, i silenzi ed i gesti avevano la loro parte nel rendere partecipi i presenti al messaggio che offriva di settimana in settimana.
La lettura del volume delle prediche di Monsignore mi ricordò pure come molto spesso egli al sabato mi chiedesse: «Che cosa dirai, don Armando, domani?» ed io gli riassumevo quei quattro poveri pensieri che avevo cercato di raccattare durante la settimana.
Il giorno dopo, la domenica, Monsignore celebrava alle 11, mentre io alle 12. Mentre attendevo di iniziare la mia messa, mi capitava di sentire la predica del parroco e, con sorpresa ed invidia, sentivo che le mie quattro idee erano diventate delle vere “perle” in bocca a Monsignore, che all’intelligenza e alla preparazione culturale, aggiungeva pure una vera arte di attore nel porgere il suo pensiero.
Col tempo ho fatto tesoro del suo modo di porgere, ma sono rimasto uno scolaro abbastanza mediocre.
Carorissimo mons.Don Armando
Mi permetto di porre alla cortese attenzione che questo articolo è molto strampallato!che centra il vecchio sagrestano di Carpenedo con ,Olindo e le registrazioni delle prediche di mons.Valentino Vecchi? se possibile correggere ne sarei molto grato.Sono molto dispiaciuto che una cosa così bella sia stata articolata in un modo strafalciato. Colgo l’occasione per salutarTi e auguro buone feste Natalizie.
Ex Sacrista e organista di mons. Valentino Vecchi per ben 21 anni e per 44 anniil totale di sevizio in Duomo
S.Lorenzo. Olindo Caramaschi