Berlusconi ha detto che è stato Napolitano a volere la guerra in Libia. Sono convinto che, almeno in parte, abbia ragione, senza però averne capito il perché, soprattutto conoscendo il passato del nostro presidente, il quale non ho ancora capito se oggi abbia le idee chiare sulla democrazia. Nel Passato certamente no!
Ma non ho capito neppure perché Berlusconi non abbia ascoltato la voce della sua coscienza e non abbia esercitato il suo ruolo di capo del governo per dire di no. Anzi oggi, in contrasto con i suoi colleghi di governo, ha loro strappato il consenso di proseguire il conflitto.
Il risultato di questa improvvisa e folgorante idea di esportare la democrazia nell’Africa settentrionale? Decine di migliaia di morti, odio e rancori tra le diverse componenti di quel Paese, distruzioni infinite delle strutture e delle cose di quella povera gente.
Se penso alla fatica di mio padre, di mia madre e di noi loro figli per costruirci la nostra modestissima casa di quattro stanze, facendo a mano i blocchi di cemento, lavorando, di domenica, con l’aiuto dei compagni di lavoro di papà che, a loro volta, avrebbe in seguito aiutato per contraccambiare sempre in giorno di festa! Non riesco a tollerare le chiacchiere dei nostri governanti e soprattutto le distruzioni che stanno facendo in quel Paese.
Berlusconi ha decine di ville in cui abitare, Napolitano ha il Quirinale, casa in cui non mancano le stanze, la tenuta di San Rossore per le vacanze estive e di certo avrà in banca quattro soldarelli, ma i cittadini della Libia di certo non hanno tutto quel ben di Dio che hanno loro.
Mi domando con sempre maggior insistenza, rabbia e angoscia, che cosa ci sta a fare quel migliaio di parlamentari in Parlamento; eppure quelli di destra sanno bene far i conti e quelli di sinistra dicono che hanno a cuore la sorte dei poveri!
Se penso che il mio Stato domanda ad ogni italiano di lavorare fino al 23 giugno per le spese generali e poi spreca in aeroplani da combattimento e in bombe tanta fatica e tanto sudore! Se poi aggiungo che in questi giorni Tremonti ci dice che deve spremere, mi pare, altri quaranta, cinquanta miliardi di euro, mentre il nostro Governo sta sprecando in maniera così disumana e criminale quel poco di denaro che dice di avere, non capisco proprio più nulla!
E’ vero che lo stesso ministro ha detto che per risparmiare avrebbe preso l’aereo di linea per andare a Bruxelles, però non credo che con quel risparmio compenserà lo spreco che stiamo facendo.