…sempre sulla nuova Chiesa del cimitero di Mestre…

Non passa settimana che qualche fedele non mi domandi notizie su come vanno le cose nei riguardi della nuova chiesa del cimitero.

Ero partito con tanto entusiasmo perché mi pareva che la soluzione trovata fosse la più indovinata: la spesa non ricadeva sull’amministra-zione comunale, nè sui cittadini in genere, ma solamente sui fedeli, che per motivi di fede e di scelte personali, erano disposti a pagare un loculo a prezzo maggiorato purché i resti mortali dei loro cari riposassero in luogo consacrato. Molte chiese di Venezia e splendide chiese, sono state costruite mediante questa soluzione. Qualche mese fa sono stato nella chiesa di Santa Maria del Giglio, mons. Bortolan, rettore di suddetta chiesa, mi ha regalato un dischetto in cui si dice che la famiglia patrizia dei Barbaro ha finanziato la costruzione di quella chiesa, partendo da questa scelta o da motivi vicini ad essa.

Io poi ero particolarmente felice perchè l’architetto Caprioglio mi aveva detto che con la vendita dei 1400 loculi, che sarebbero stati costruiti nei due corridoi adiacenti alle pareti, si sarebbe potuto finanziare anche il costo della sala per la celebrazione dei funerali civili o di altre confessioni religiose.

Dei cristiani che si costruiscono a spese proprie una chiesa ove riposino i loro cari, ove si preghi per i fratelli del cielo e per di più fossero così cristiani da pensare perfino ai non credenti o ai credenti diversamente, mi pareva il meglio che si potesse desiderare.

Chiesi di parlare con l’amministratore delegato della Vesta per avere finalmente una risposta dopo 3 anni di illazioni e di mezze promesse, però mi pare di aver capito che, stando così le cose e dati i regolamenti e le leggi vigenti, c’è ben poco da sperare. Pazienza!

In ogni caso io penso che data l’età e gli acciacchi in atto, non sarò certamente io a guidare la preghiera dei cristiani che credono alla vita eterna e alla comunione dei santi.

Sono nato povero e non sarà una calamità se finirò come il prete della chiesa più piccola e più povera di Mestre!

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