Non sopporto più la violenza, l’ipocrisia, l’oppressione su tanta povera gente!

Capisco fin troppo bene che una persona non possa caricare la sua coscienza e la sua umanità di tutti i mali del mondo, perché bastano le piccole traversie a turbarla e toglierle la serenità. A livello razionale questo mi è ben chiaro, ciononostante non riesco, ed anche non voglio, scrollarmi di dosso la consapevolezza dei grossi drammi che affliggono la nostra terra in questi ultimi tempi.

Da sempre peno per i nostri ragazzi che obliamo in quell’Afghanistan selvaggio, crudele e senza legge. E’ vero che sono stati loro a voler andare laggiù ed è anche vero che chi sceglie di fare il soldato di professione non può né sperare né pretendere che lo mandino ad acchiappar farfalle e perciò il rischio è già previsto nella professione scelta e nella paga, ma è anche purtroppo vero che ogni giorno di più ci rendiamo conto che essi mettono a rischio la vita non avendo alcuna prospettiva che questo serva a qualcosa. Ci han provato un po’ tutti a mettere ordine in quel dannato Paese, senza cavarci un ragno dal buco; probabilmente solamente il tempo li aiuterà a uscir fuori dalla barbarie.

Anche i tecnici giapponesi delle centrali atomiche mettono a repentaglio la loro vita, ma essi lo fanno per uno scopo possibile e senza mettere a repentaglio la vita degli altri, mentre la permanenza dei nostri soldati in Afghanistan non ha neppure questi supporti ideali.

Ora a quell’incubo s’aggiunge quello della Libia. E’ purtroppo vero che Gheddafi è un satrapo, ma è anche vero che per eliminarlo mezzo mondo sta impegnando uomini, capitali e soprattutto mette a repentaglio equilibri internazionali fragili e pericolosi, oltre a provocare rovine immani e sofferenza a molta gente che ha il solito torto di abitare in un Paese infelice, che prima ha conosciuto il dominio di noi italiani, poi l’oppressione di un connazionale ed infine possiede il petrolio che è ambito dalla Francia e dai suoi colleghi.

Non riesco proprio più a sopportare la violenza, l’ipocrisia, l’oppressione su tanta povera gente che ha il diritto sacrosanto di vivere in pace una vita più felice possibile!

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