Nota della redazione: come sempre, questo appunto di don Armando scritto a penna e trasformato in articolo per “L’Incontro” e post per il blog, risale ad alcune settimane fa.
Oggi è stata per me veramente una splendida giornata, ma soprattutto per gli anziani poveri in perdita di autonomia. Quando ho cominciato ad occuparmi della terza età, avevo intuito che tra l’autosufficienza, che fortunatamente è presente anche in persone notevolmente anziane, e la non autosufficienza c’è un’ampia zona grigia in cui una persona non è né questo né quello, ossia non è da ricovero, però non può neanche bastare completamente a se stessa.
I responsabili del settore della Regione finora non avevano mai messo a punto dei provvedimenti per tutelare la dignità della stagione del tardo autunno delle persone anziane con pochi mezzi economici. In un incontro fortuito con Gennaro Marotta, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, ritornando a Mestre da un dibattito tenuto presso la sede dell’emittente “Antenna Veneta”, avevo conversato con questo politico sul problema grave che affligge il “don Vecchi”, ossia sugli anziani in perdita di autonomia che non vorrebbero abbandonare il loro domicilio presso il Centro e nello stesso tempo hanno infinite difficoltà di ordine economico e di accettazione da parte delle Case di Riposo.
Il signor Marotta, con squisita disponibilità e cortesia, ci ha portato al “don Vecchi” l’assessore alle politiche sociali della Regione, il quale ha scoperto, con favore e con entusiasmo, che la soluzione prospettata dal Centro corrispondeva esattamente al suo sogno di dare una risposta valida ed umana ai nostri concittadini che vengono a trovarsi in questa zona di nessuno rappresentata dalla parziale perdita di autonomia.
E’ stato facile mettere le basi perché, con una collaborazione tra la Fondazione e la Regione, il “don Vecchi” diventi il progetto pilota che permetta la sperimentazione necessaria per mettere a punto le leggi relative.
Sono stato felice non solamente per questo accordo, per la sinergia tra pubblico e privato sociale, ma anche che persone espresse da realtà pur diverse abbiano aperto un dialogo sereno e collaborativo su un problema concreto, lasciando da parte scelte di ordine ideologico o religioso. Di tutto questo sono infinitamente grato a Gennaro Marotta dell’Italia dei Valori e all’assessore Remo Sernagiotto dell’Udc.