Né a destra né a sinistra, io sto con chi opera per il bene di tutti!

Credo che nessuno possa dire che io sia tenero con la classe politica. Talvolta una parte mi ha accusato di non essere abbastanza critico nei riguardi dei suoi avversari, spesso sono quelli di destra a farmi questa osservazione e talaltra sono quelli di sinistra a dire che sono troppo comprensivo con la destra.

So che è ben difficile stare “super partes” perché tutti ti “strattonano” a loro vantaggio; di certo però è che io cerco di non essere di nessuno, perché voglio stare a tutti i costi con i più deboli, i più poveri e quelli che contano meno nella nostra città.

Ho sempre ammirato don Milani quando dice a Pipetta, comunista convinto: «Io sono sulle barricate con te, caro amico, sappi però che quando la tua parte calpestasse i diritti dell’altra parte, io ti tradirò perché mi sei caro, però m’è più caro il bene di tutti». Molto probabilmente don Milani si rifaceva alla massima antica “Amicus Plato, sed magis amica veritas!”

Anch’io condivido la tesi di Platone, però ammiro e scelgo sempre la verità! Qualche settimana fa però mi sono alquanto rappacificato con i politici veneziani. Prima Ordigoni, il sindacalista che ho avuto come parrocchiano a Carpendo, non si lasciò condizionare da certe dimostrazioni plateali da parte di chi era solamente preoccupato del proprio vero o presunto interesse, poi l’intero Consiglio comunale, senza distinzione di sorta e a tambur battente ha approvato all’unanimità la variante che permette la prosecuzione dei lavori del cantiere che sta costruendo il “don Vecchi” di Campalto.

Il voto bipartisan mi fa sperare che sulle cose necessarie per il bene della collettività, anche i politici lavorino concordi per il bene di tutti.

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