La predicazione al giorno d’oggi

Io ero e sono ancora avido di ascoltare i miei colleghi preti nei loro interventi durante i quali i sacerdoti sono richiesti di proporre una lettura religiosa dei fatti della vita.

Quando ero parroco non perdevo mai l’occasione di ascoltare con attenzione prediche e sermoni dei miei confratelli. Talvolta ne rimanevo veramente edificato per la capacità di inquadrare in una cornice di speranza e di vita questi eventi, rifacendosi essi alle grandi verità cristiane. Più spesso però questi ascolti mi servivano, e molto, in negativo, ossia mi aiutavano a comprendere le strade da non battere e i pensieri da non dire.

Nella predicazione in genere c’è ancora tanto, troppo di ripetitivo, di scontato, di non sentito e non sofferto; tante parole non sanno di riflessione, di appassionata ricerca e di profumo spirituale. Ho l’impressione che oggi la predicazione lasci ancora molto a desiderare.

Ora il mio cammino è diventato tanto solitario e privo di questo necessario confronto, non avendo più occasione di ascoltare i confratelli. Le rare volte che ho l’opportunità di seguire in televisione le trasmissioni che le varie emittenti fanno della messa festiva, mi imbatto spesso in discorsi letti, ineccepibili da un punto di vista di teologia e spiritualità da manuale, ma privi di anima, di respiro umano, di attualità, di incidenza sulla sensibilità e sulle coscienze.

Per molto tempo ho letto la critica artistica di un “esperto” d’arte. Ogni volta avevo l’impressione che questo signore avesse riempito un contenitore di un certo frasario attinente all’argomento, lo scuotesse un po’ e poi, pari pari, mettesse per iscritto quello che occasionalmente veniva fuori. Certi preti credo che non siano molto lontani da questo espediente.

Le mie prediche hanno un campo limitato: il commento del Vangelo della domenica e i funerali. Confesso con rossore che non è infrequente che riceva complimenti per questi miei sermoni che io invece reputo più che modesti e per i quali mi tormento più che mai perché la Parola di Dio e i fratelli sono convinto che meriterebbero molto di meglio. Ogni volta però che ricevo qualche parola di lode, non manco di domandarmi. “Se per così poco le persone sentono il bisogno di ringraziare, quanto povera e deludente deve essere la predicazione nelle varie parrocchie?”

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