Lo scorso anno me l’ero presa con Casini e l’UDC perché ero convinto che rimanendo dentro al Polo della Libertà avrebbe potuto influire positivamente sul partito del governo, portando avanti, all’interno di esso, alcune istanze fondamentali della visione della vita da parte dei cristiani.
A questa convinzione s’aggiungeva la sensazione che con la pretesa di formare l’ipotetico terzo polo al centro dello schieramento politico, Casini e i suoi volessero “fare i furbi” tentando di governare il Paese ricattando o ammiccando ora con la “destra” ed ora con la “sinistra”, finendo per imporsi con una piccola minoranza come avvenne con i socialisti al tempo di Craxi.
Scrissi, come il mio solito, le mie riflessioni, come credo abbia diritto di fare ogni cittadino. Invece no! Apriti cielo! Ad uno ad uno vennero a trovarmi i vari apparati della municipalità, del Comune e della Provincia di quel partito, affermando che essi erano gli unici cattolici impegnati a difendere i valori cristiani tra l’indifferenza della Chiesa e della gran parte dei preti che facevano le bave per la “sinistra”. Alcuni degli incontri di questi concittadini mi parvero perfino patetici, pur sembrandomi convinti e seri nella loro crociata.
Ora mi capita di dovermi ricredere su certi giudizi espressi un tempo, forse in maniera un po’ avventata e poco documentata. A mettermi in crisi è stato lo stesso Casini, che mi pare abbia “tradotto” la sua proposta di promuovere un governo della nazione, dichiarando che avrebbe appoggiato e votato tutti quei provvedimenti che erano condivisibili. Mi pare che questa sia la strada giusta: la maggioranza tenga conto del pensiero della minoranza ne recepisca nelle leggi i contenuti positivi. E la minoranza faccia lo stesso, votando tutto ciò che può fare il bene della nazione e non del proprio partito.
Mi pare che questa scelta sia denominata “bipartisan” e sia praticata dalla Germania, dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Bene Casini! Se le cose stanno proprio così ha il mio consenso e il mio applauso perché finalmente apparirebbe all’orizzonte del nostro Paese un politico saggio.