Oggi nel Vangelo c’era un qualcosa da bollettino meteorologico, così tanto presente nella nostra vita. Le previsioni del tempo sono diventate un precetto che tutte le radio, le televisioni e i giornali praticano con scrupolo degno di miglior causa.
Qualche giorno fa ho appreso da un mio nuovo amico che lui, pagando ben s’intende un canone mensile, viene a sapere se alla Bissuola capiterà un piovasco a mezzogiorno, mentre alla Cipressina il cielo sarà solamente coperto.
Il messaggio degli esperti di meteorologia è così universalmente ascoltato che, se dicono che il termometro scenderà di alcuni gradi, la gente si vestirà da eschimese o se ne starà rintanata in casa anche se poi fuori splende il sole!
Due o tre domeniche fa le previsioni furono così pessimistiche che perfino i fedeli disertarono la chiesa, mentre quando ci fu la neve o l’alluvione, non previsti, la gente è venuta tranquillamente a messa alla domenica.
La pagina del Vangelo di oggi conteneva un garbato rimprovero perché nel nostro tempo si prevede il mutare del tempo, ma non si riesce, o meglio non ci si impegna a comprendere “i segni dei tempi” e perciò non si comprendono i relativi messaggi per un buon vivere.
Ho riflettuto a voce alta con i miei pochi fedeli che devotamente ascoltavano la “Parola di Dio”. Mi lasciai andare ad un discorso un po’ ampolloso sui “grandi segni” che solcano il cielo del nostro tempo: le migrazioni dei popoli, l’incombere della vecchiaia e la scomparsa dei bambini, la miseria del sud del mondo e lo sperpero del nord, l’emergere delle economie e delle industrie asiatiche, il meticciato, la caduta delle ideologie, la fame e lo sperpero!
Poi compresi che le mie vecchiette pareva che rimanessero schiacciate da queste burrasche incombenti e virai sul microcosmo, invitando i fedeli a comprendere i piccoli segni del quotidiano: dallo sbocciare dei crisantemi, inno alla vita durante il mese in cui la gente pensa ai morti, alle foglie che cadono per l’inoltrarsi dell’autunno, che suggeriscono che la bellezza passa velocemente e che nei tempi difficili bisogna rinchiudersi per difendere l’essenziale e cose del genere.
E’ certamente importante prevedere ciò che i grossi nuvolosi possano farci presagire per prendere i provvedimenti opportuni, ma è pure importante leggere con un po’ di poesia e di buon gusto i batuffoli di nuvole bianche che compaiono nel cielo di ogni giorno per cogliere la bellezza e l’incanto del Creato e la splendida fantasia del buon Dio.