Io amo circondare il mio animo di uomini nobili, e riempire il mio cuore di fatti edificanti e belli, però non posso non incontrare direttamente o attraverso la lettura dei fatti della vita, anche i personaggi loschi, sanguinari, i tiranni che hanno disonorato l’umanità.
Nei miei ottant’anni di vita ho conosciuto direttamente la ferocia di Stalin che sterminò, a decine di milioni, chi non aderiva alla sua rivoluzione russa, la spietatezza del caporale Afolf Hitler, che non esitò a mandare nelle camere a gas oppositori tedeschi della sua politica, ebrei di ogni paese, zingari, alienati mentali e antinazisti di tutta l’Europa, che riuscì ad invadere con le sue armate.
Ho pure conosciuto i “satrapi” spietati e sanguinari di certi paesi africani (alcuni addirittura accusati di antropofagia), o del Centramerica, personaggi stravaganti, ma sempre sanguinari. Ho incontrato dittatori sprezzanti della libertà e della democrazia, come Mussolini, Franco, Peron, Ceausescu e, purtroppo, tanti altri più o meno noti. Come conosco, purtroppo, i dittatori viventi, le cui colpe sono meno note, ma che temo non tengano in nessun conto la dignità, la libertà e la vita dei propri connazionali (qui non faccio i nomi, perché credo che non serva, sono sotto gli occhi di tutti).
Talvolta però, sentendo la violenza verbale di certi solisti, come Bersani, Di Pietro, Franceschini, Bindi, e di qualche altro, oltre il coro di sottofondo a questi solisti, mi domando: “Ma il nostro Berlusconi appartiene proprio alla categoria dei governanti da iscrivere nel libro nero della storia come le invettive e le accuse dei suoi attuali oppositori pare vogliano farci credere con le loro quotidiane e spietate condanne?”
Che Berlusconi abbia fatto tanti soldi in poco tempo, è vero! Che sia un marito infedele ed un uomo per nulla morigerato, è vero! Che abbia un tono da sbruffone e “facciotuttoio”, è vero! Che possegga strumenti per imbonire l’opinione pubblica, è anche vero! Però, che lo si debba mettere alla stregua dei più spietati dittatori, ho qualche dubbio! Anzi, talvolta temo che i suoi oppositori siano piuttosto invidiosi, per non saper fare con le loro chiacchiere, ciò che lui riesce a fare.