Monsignor Visentin è stato per molti anni vicedirettore del seminario, poi viceparroco a San Lorenzo, quindi parroco in viale San Marco, poi ancora vicario generale della diocesi ed infine riposa nel nostro cimitero, nel campo di fronte alla vecchia cappella. Per molti anni si occupò in maniera convinta e zelante dell’ecumenismo, un movimento che fino a pochi anni fa era molto di moda nella Chiesa. Ora, forse per i pochi risultati raggiunti nonostante infinite discussioni, si è un po’ appannato.
Io, in verità, non sono mai stato molto appassionato della cosa perché mi irritano le discussioni di lana caprina, perché penso che la globalizzazione finisca per risolvere il problema ed infine perché le discussioni sono su argomenti marginali alla fede, mentre io sono più che mai convinto che è la fede che conta, anche se un cristiano veste di rosso, uno di verde ed un altro di viola. Però anch’io, pur a mio modo, partecipo sostanzialmente al movimento ecumenico, da un lato avendo tolleranza e rispetto per le posizioni degli altri ma soprattutto tentando di assimilare quanto di buono, non solamente scopro tra i cristiani veri delle varie Chiese cristiane, ma anche delle religioni che non si rifanno a Cristo.
A mo’ d’esempio, del mio ecumenismo vorrei citare un pensiero del pastore protestante Dietrich Bauhoeffer, fatto impiccare pochi mesi prima della fine della guerra, da Hitler. Dice questo autentico uomo di Dio: «Non possiamo usare Dio come un tappabuchi, non dobbiamo abusare di Dio. Di fronte alla maestà, l’immensità di Dio che ha creato e governa l’universo, mi sembra una mancanza di rispetto, “disturbarlo” quasi, per delle cose troppo piccole e troppo banali che posso risolvere benissimo da solo. Non posso tentare di usare Dio come un servitore che risolva tutti i miei problemi, anche quelli tanto banali che posso e debbo risolvere io, perché il Signore m’ha dato i mezzi e mi ha insegnato come farlo.»
Il pensiero del pastore protestante mi serve quanto mai da filtro ogni volta che mi rivolgo a Dio: Da quando ho incontrato questo fratello di fede, la mia preghiera è diventata più essenziale e più degna.