L’ispezione

Stavo aspettando, nella mia cattedrale tra i cipressi, quando suor Teresa mi avvisò, col volto preoccupato, che avevano telefonato dal “don Vecchi” che erano arrivati i Nas. Io non so da che cosa risulti questa sigla, ma so invece che la visita dei Nas rappresenta per una qualsiasi azienda un qualcosa ancora di più nefasto che una grandinata per i contadini che attendono la vendemmia.

Proprio ieri la superiora di Villa Salus, che avevo incontrato per degli esami, chiacchierando del più e del meno, m’aveva detto, quasi sottovoce: «Sono venuti perfino i Nas!» Io conoscevo questa attività, meno bella della Benemerita, per una visita a Ca’ Letizia, sollecitata da un questuante che non avevo accontentato, un’altra visita una ventina di anni fa, probabilmente richiesta da chi voleva preservare il quartiere dai poveracci e dai vecchi e poche altre più recenti. I Nas sono sempre una rogna! Le leggi e le disposizioni della burocrazia sono davvero infinite. Credo che in maniera assoluta nessuno possa dirsi a posto con esse. Spesso sono norme valide, ma altrettanto spesso, anzi di più, sono cretinerie che fan perdere solamente soldi senza risolvere i problemi della vita.

Io sapevo che al “don Vecchi” siamo a posto con le carte, ma soprattutto con l’igiene, il buon senso e l’attenzione alla vita e all’uomo; però sapevo altresì che anche nella visita più favorevole essi avrebbero trovato qualche cosa che non va e che nel verbale non sarebbero mancate alcune prescrizioni aggiuntive. E’ così per tutti gli enti ispettivi, purtroppo!

Ho perso una mattinata perché lo scrivano adoperava appena due dita, la pace e la pazienza perché non era facile spiegare su due piedi che cosa sono “gli alloggi protetti” – una realtà giustamente misteriosa e non catalogabile per i carabinieri – e la pace interiore perché, una volta ancora, mi incontravo con l’aspetto più grigio, inutile e dannoso dello Stato: la burocrazia.

Me la son cavata con tre ore di discorsi accattivanti e con qualche prescrizione che lo scorso anno gli stessi Nas non avevano preteso e che neppure quelli di una visita ancora precedente avevano domandato, ma è sempre così! Nel passato subii un’ammenda di cinquantamila lire, scrissi un articoletto indignato su “Lettera aperta”, che mosse un’associazione di federalisti europei ad esprimermi solidarietà, ed in aggiunta un’offerta di 300.000 lire. So però che fortune del genere capitano si e no una volta nella vita.

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