Ecco cosa produce il meraviglioso mondo dello scoutismo!

Per moltissimi anni, nella mia vita di prete, ho fatto l’assistente degli scout. Sia a San Lorenzo, che poi a Carpenedo ho avuto centinaia di ragazzi nei vari settori di questa associazione.

A me lo scoutismo ha dato molto, sia a livello teorico – perché Baden Powell, il fondatore degli scout, ebbe delle lucide intuizioni, fu un grande educatore e, da pedagogo intelligente, impostò un metodo che a distanza di oltre un secolo si dimostra ancora valido in pratica, vivendo con gli scout ho imparato la parsimonia, l’autosufficienza, l’ordine, il rispetto della natura.

Leggevo un paio di settimane fa, su “Gente veneta”, un’intervista del capo scout d’Italia, che attualmente è un veneziano della Giudecca, Alberto Fantuzzo, in cui questo vecchio Akela (il capo dei lupetti) afferma che in Italia il movimento scout conta più di centosettantacinquemila aderenti, e che l’obiettivo attuale dell’associazione è quello di diventare il “manutengolo dei paracarri”, cioè dei veri valori, quali il coraggio, la virtù, la sobrietà, la sincerità, ecc. ecc.

Ora, alla mia età, non ho più tempo, né forse voglia, ma mi piacerebbe, e riterrei utile, raccontare la mia vita con gli scout: è stata non solamente un bel gioco, una bella avventura, ma un’impresa veramente affascinante! Leggendo l’intervista del capo scout d’Italia, m’è venuto in mente un opuscolo dal titolo “Stella in alto mare”, in cui un giovane scout francese, che faceva il giornalista e che è morto al fronte nell’ultima guerra, è stato capace di trasmettere in maniera piena di fascino, l’aspetto più bello e più profondo dello spirito di questo movimento.

Ricordo alcuni passaggi che m’hanno fatto molto bene, che ho citato mille volte e che mi piace riportare, seppur succintamente.

  • La Rigaudie passa per strada e vede un cartellone con la figura di una bellissima e famosa attrice del tempo ed è colpito dal suo fascino. Entra in una chiesa e prega per lei, perché pensa che, anche nella vita di questa donna, ci saranno stati drammi e dolori, e poi ringrazia il Signore d’aver mandato al mondo donne così belle!
  • Un giorno si tuffa da uno sperone di roccia sopra un mare limpido ed azzurro. Appena staccati i piedi dalla roccia, teme d’aver preso male le misure ed ha la sensazione che dopo qualche istante si sarebbe sfracellato sul costone. In quell’attimo di paura e d’angoscia riesce a pensare: “Fra un attimo, Signore, sarò fra le tue braccia di Padre!”
  • E’ invitato ad un incontro di danza e annota nel suo carnè: “Quanto è deliziosa, Signore, l’armonia del movimento del corpo, della dolcezza della donna, della musica. Ti ringrazio, Signore, per avermi fatto provare esperienze così belle!
  • Partecipò al raid Parigi-Pechino. Durante l’attraversamento di un fiume si rovescia la macchina, lui rimane impigliato sotto, per un istante gli sembra di aver fallito tutto, poi s’abbandona al Padre e pensa: “Sia fatta, o Signore, la tua volontà. Io sono certo che comunque tu mi vuoi bene!”
  • Un’altra annotazione nel diario: “Quando, o Signore, sarà giunta la mia ora, mi piacerebbe offrirti, nel cavo delle mani, la mia vita di uomo, come la preghiera più bella, ma andrà ugualmente bene se le porte sull’eterno si spalancheranno d’improvviso ed io mi troverò tra le tue braccia.”

Lo scoutismo non si riduce ad accompagnare la vecchietta oltre le strisce bianche del passaggio pedonale, ma anche sa produrre uomini di questo valore!

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