L’occidente impazzito

Io non riesco più a capire il nostro mondo. In Pakistan, in Russia e in Africa ci sono centinaia di migliaia di bambini e di creature che muoiono di fame per le inondazioni, per gli incendi, per le lotte tribali e per guerre senza fine, mentre nella vecchia Europa opulenta e “cristiana” impera il consumismo e lo sperpero più sfacciato. Ma per non andare troppo lontano, anche in Italia, dove la destra dice che siamo sul punto di superare la crisi e la sinistra afferma che ci siamo ancora dentro, ma dove comunque tutti versano lacrime di coccodrillo sulle difficoltà delle classi medie e, peggio ancora, degli operai a reddito fisso, colonne infinite di auto percorrono il Paese in lungo e in largo, le spiagge sono peggio degli alveari, per entrare in un ristorante bisogna fare la coda e nelle discoteche si balla fino alle prime luci del mattino.

Questo è solo un aspetto del malcostume e dello sperpero, però ci sono altri aspetti meno appariscenti, ma non meno sacrileghi nei riguardi della sofferenza e della fame.

Mia cognata, qualche giorno fa, mi raccontava di una sua vicina di casa che conduce il suo cane a passeggio accoccolato nel passeggino per bambini e, senza arrossire di vergogna, le confidava che gli preparava le sardine ai ferri deliscate, affermando che voleva più bene al suo cagnolino che a suo figlio.

Chi di noi, quando fa brutta stagione non ha visto cani col cappottino addosso e chi di noi non s’è infastidito e perfino schifato per la pubblicità dei vari mangimi per cani e gatti, pubblicità in cui ci si sofferma sulla qualità e la cottura della carne? E chi di noi non ha visto alla televisione i concorsi di bellezza per cani e gatti, con le relative acconciature, con i profumi e i tagli eccentrici del pelo?

Ho letto in qualche parte che in Italia ci sono almeno cinque o sei milioni di cani. Perché Tremonti, senza lambiccarsi il cervello, non mette 50-100 euro di tassa a secondo della taglia e del pelo!?

E nel caso scandaloso delle sardine e del passeggino, nella sospirata riforma della giustizia, non si studia qualche giorno di galera per questi misfatti contro l’umanità?

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