Non tutti vanno in vacanza

Tutta la stampa sottolinea i riflessi che la crisi finanziaria provoca anche sul comparto delle vacanze.

Premetto che il fatto che molti concittadini quest’anno abbiano accorciato i giorni di vacanza o debbano eliminare la voce “ferie”, com’è generalmente intesa, è però un “dramma” che non mi tocca più di tanto. Si può vivere benissimo senza doversi tuffare in luglio e in agosto in quella bolgia dantesca costituita dalle spiagge o dai cosidetti luoghi di villeggiatura. Far vacanza a quel modo non può che provocare nevrosi, perché di certo essa non ristora né il fisico, né lo spirito.

Dove viviamo tutti i giorni troviamo più facilmente ristoro, comodità, silenzio, distensione e perfino una ristorazione più confortevole. Ciò detto, so di non poter pretendere che l’universo intero, che normalmente si comporta secondo certi luoghi comuni imposti dall’opinione pubblica, possa arrivare alle mie conclusioni, perciò provo un senso di compassione per tutte quelle famigliole di operai e di impiegati che non si possono permettere qualche giorno diverso dai ritmi sempre uguali e da quel quotidiano che per molti finisce per diventar monotono. Provo perfino compassione per tutti quei miei concittadini che ingabbiati e condizionati dai mass-media, non possono soddisfare quella che il nostro vecchio Goldoni chiamava, già secoli fa, “la smania della villeggiatura”.

Siamo sommersi in maniera ossessiva e perfino drammatica da un mare di notizie riportate da giornali e televisioni su questo argomento, ne ho però colta una che, confesso, mi ha fatto piacere. Quest’anno il nostro caro Papa ha scelto di non andare in vacanza. L’avrei stimato comunque e gli avrei pure voluto bene, anche se si fosse preso un paio di settimane a Lorenzago o in val d’Aosta, perché di grane, in quest’ultimo tempo, ne ha avute fin troppe, a causa dei preti, dei governi e di come va il mondo.

Il Papa ha qualche anno più di me e quindi capisco bene quanto siano pesanti “le sue chiavi”- Confesso comunque che provo piacere che si conceda un po’ di tempo a Castelgandolfo per scrivere su Gesù. Io gli farò compagnia assieme a tutti i poveri del mondo, e lui farà compagnia a tutti quelli che forse non potranno far vacanze, ma che “di loro è il Regno dei Cieli”.

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