Io ho scoperto la realtà della “maggioranza silenziosa” ai tempi ormai lontani in cui dominava negli stabilimenti e nelle piazze la CGIL e in Parlamento una coalizione di sinistra.
Sembrava che qualcuno avesse dipinto di rosso l’intera Penisola e che ormai fossero prossimi i giorni della dittatura del proletariato, senonché quasi per incanto e sorprendentemente, ci fu una marcia silenziosa di circa quarantamila cittadini che espressero in maniera civile il loro dissenso dalla politica del Governo e dagli indirizzi del sindacato.
Quella manifestazione pare non avesse alle spalle i partiti e non fosse pagata da alcuno, come invece sempre avviene quando gli operai scendono in piazza intruppati e finanziati dai sindacati che sono una potenza economica e per di più non presentano bilanci e non pagano tasse. Da allora ho capito che all’interno del Paese, della Chiesa o di un qualsiasi tipo di realtà sociale molto consistente, quasi sempre c’è una maggioranza silenziosa che raramente si oppone ai pochi scalmanati che si impadroniscono della scena e che danno l’impressione che tutti la pensino come loro.
Sono ritornato a questi ricordi e a questi convincimernti sentendo un signore che non era riuscito a trovare neanche una copia de “L’incontro”, il quale mi confidava che leggeva con estremo interesse il periodico perché sempre si ritrovava nelle convinzioni che io vado esprimendo.
Non passa giorno che qualcuno non mi esprima il suo gradimento e d’altronde il fatto che in piena estate si stampino quattromila copie del periodico e che già nella prima mattinata della domenica non se ne trovi neppure una, è una conferma non oppugnabile di tale gradimento.
Tutto questo mi aiuta a credere che non sia solo a pensarla in una determinata maniera, ma che sia presente nella nostra città e nella nostra Chiesa “una maggioranza silenziosa” che condivide i miei convincimenti. Questo, anche se può sorprendere i benpensanti, mi fa molto piacere.