Le onoreficenze dovrebbero andare a chi lavora senza clamori!

Le onoreficenze dovrebbero andare a chi lavora senza clamori!

In città vi sono alcune associazioni che han scelto di dare un riconoscimento pubblico ai cittadini, che secondo il parere dei responsabili dell’associazione, meritano questa attestazione di stima per il loro impegno civile e di solidarietà.

In città ci sono certamente innumerevoli cittadini che meriterebbero questo encomio e questo riconoscimento per il loro impegno e per i servizi che svolgono con umiltà ed in silenzio.

Ma appunto da questo operare umile e discreto di molti non sempre emerge l’esemplarità del loro impegno, tanto che solo il buon Dio, che vede tutto, li premierà un giorno.
Mentre poche persone, che per l’ambito in cui sono impegnate o per il loro modo di operare emergono presso l’opinione pubblica così che queste associazioni che desiderano metter in luce l’impegno sociale finiscono per avere poca scelta e, se si esclude qualche caso, finiscono a dare sempre agli stessi questi riconoscimenti.
Questo è il mio caso, l’adoperare i mass media per denunciare cose storte o per promuovere iniziative positive ha fatto sì che, nonostante la mia pochezza, sia diventato un personaggio di una certa notorietà a Mestre-Venezia.

Alcuni anni fa fui premiato dalla scuola grande di San Rocco con una medaglia d’oro veramente consistente. Ricordo d’aver regalato a mia volta suddetta medaglia alla dottoressa Lina Tavolin che per molti anni s’è addossata l’onere di portare fuori dalle secche “Il Germoglio”; Centro polifunzionale per l’infanzia della comunità di Carpenedo e di farne con il suo sacrificio e la sua competenza la migliore scuola d’infanzia della città. La signora Lina meritava certamente più di me questa grossa medaglia dell’antica confraternita veneziana, per il suo lavoro silenzioso, generoso e quanto mai positivo.

Mi è venuto in mente questo episodio qualche giorno fa quando suor Angela Salviato, l’angelo dei poveri di Mestre, silenziosa ed instancabile m’ha regalato la medaglia che lo scorso anno la scuola di San rocco le ha consegnato in giusto riconoscimento dei suoi meriti. Avrei certamente qualcuno a cui passarla in riconoscimento delle sue virtù, ma quasi certamente sarò costretto a venderla o a cederla al miglior offerente per pagare il Centro di Campalto!

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