Mi capita spesso di leggere con stupore e tristezza, soprattutto nelle riviste missionarie, la massiccia percentuale di analfabetismo in molti Paesi del mondo.
Sono ancora troppo numerosi i popoli i cui membri non sanno né leggere e né scrivere, ma sono ancora di più quelli che soggiacciono a tradizioni tribali primitive, a tipi di religiosità inquinate dalla superstizione o da forme di fondamentalismo razziale che rendono la vita di milioni di esseri umani angusta, chiusa al progresso e impermeabile alla cultura, ma soprattutto alla civiltà. Sono lodevoli gli sforzi di certe organizzazioni internazionali, ma di fatto sono ancora estremamente inadeguate ad aiutare e vincere l’ignoranza, la superstizione, il fanatismo, l’arretratezza a livello sociale e sanitario.
Da questo punto di vista il panorama è veramente desolante, quando pensiamo ai paesi del terzo e quarto mondo, ma se riflettiamo onestamente neanche il nostro mondo occidentale non s’è liberato da tutti i limiti del sottosviluppo sociale e della subcultura.
Oggi anche nel nostro Occidente, tronfio delle proprie scoperte scientifiche, sono assai diffusi elementi che impoveriscono terribilmente la nostra presunta superiorità culturale.
Se analizziamo per bene la nostra società, non solo fanno capolino, ma talora appaiono dominanti aspetti assolutamente negativi quali: il razzismo, l’amoralità, la carenza di valori, l’esasperazione della ricerca del profitto, la carenza di solidarietà, l’esaltazione di deviazioni umane e sociali, la burocrazia imperante ed ottusa, un far politica solamente come strumento di potere e non di servizio ed una caccia esasperata di poltrone e via di questo genere!
Anche il nostro vecchio mondo è ben pieno di vergogne e di non piccole magagne!