Ai nostri giorni nessuno si illude di avere l’opportunità di scoprire un tesoro, al massimo può permanere solamente l’illusione di vincere all’enalotto, ma in questo caso uno non ha che da rimetterci! Tra i sognatori che sperano nel “colpaccio”, la stragrande maggioranza pensa che “il tesoro” consista nel denaro, o perlomeno in un posto di lavoro assai remunerato; sono purtroppo poche le persone convinte che anche il possesso di una speranza, di un valore, di una certezza possa costituire una vera fortuna per chi riesce ad appropriarsene.
Io sono proprio convinto che le cose stiano così perché rimane vera e saggia la preghiera biblica in rapporto ai beni materiali: “Signore non darmi né la miseria né la ricchezza, ma concedimi invece quello che mi è necessario per vivere.
Qualche giorno fa ha destato una certa sorpresa la mia affermazione durante la celebrazione della messa.
Dissi: “Oggi siamo in grado di offrire ad ognuno di voi due pietre preziose di immenso valore”. Avevo appena letto un pagina di San Giovanni e dopo aver affermato “Parola di Dio!” e chiuso il Vangelo, ho preso la parola per mettere cornice all’affermazione di Cristo appena letta di cui ero pienamente convinto che aveva dato ebbrezza al mio spirito.
Ecco le due splendide verità:
Prima. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna”
Seconda perla preziosa: “Dio non ha mandato il figlio per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui”.
Confesso che se avessi avuto 10.000 euro da offrire ad ognuno della trentina di fedeli presenti alla messa, non sarei stato più felice che l’offrire queste due perle evangeliche, che conoscevo già ma che ne riscoprivo la splendida bellezza.
Queste affermazioni sono veramente un tesoro!
Questa è la mia religione, questa è la religione che salva da una vita carica di tristezza, di povertà, di paura, di vuoto e di assenza di domani!
Cristo è venuto a dirci che ci ama comunque, e a rassicurarci che il suo mandato è quello di salvarci, e non di condannarci senza appello.
I fedeli mi hanno ascoltato attenti e partecipi, mi auguro che ne traggano tutte le conclusioni e si comportino in merito; io ho tutta l’intenzione di avvalermi di questa ricchezza!