C’è chi mi apprezza e chi no…

Temo che molti dei cosiddetti confratelli preti, pensino non favorevolmente nei miei riguardi.

Qualche tempo fa l’architetto Giovanni Zanetti, che sta seguendo tra mille difficoltà il progetto del Centro don Vecchi di Campalto, quasi a giustificare i ritardi in cui è incorso e volendoli addebitare alla burocrazia comunale, mi ha confidato con un certa aria che pretendeva comprensione per suddetti ritardi: “Sa don Armando, lei ha tanta gente che la stima e le vuol bene, ma altrettanta che la rifiuta e la osteggia!” Sono ben consapevole che le cose stanno così per molti degli aspetti della mia vita: non mi si perdona la mia insistenza nel portare avanti comunque e nonostante tutto la causa dei poveri, non si condivide la mia libertà di giudizio e talvolta il mio rifiuto nei riguardi di una religiosità formale, non si giudica di buon occhio il mio impegno nonostante l’età che ho raggiunto, non si giudica spesso favorevolmente il mio “diario” in cui non avallo sempre le posizioni cattoliche altrettanto non condanno sempre gli atteggiamenti e le tesi portate avanti dai laici, e non mi accodo all’opinione pubblica religiosa imperante.

Ci sono alcuni parroci che sono talmente diffidenti e in posizioni critiche da non permettere che “L’incontro” sia messo a disposizione dei fedeli nel banco della stampa delle loro parrocchie nonostante non chieda loro un centesimo e paghi tutti i costi in fatica e in denaro, mediante la mia piccola pensione e il contributo degli amici, non gravando in alcun modo sul bilancio delle parrocchie e men che meno su quello della Curia. Confesso che è un po’ duro andare avanti tra questa indifferenza e peggio ancora tra questa più o meno manifesta ostilità.

Fortunatamente ci sono cittadini che la pensano diversamente e lo manifestano gremendo letteralmente la mia chiesa e scrivendomi lettere come questa che oggi allego:

Non sono religiosa (non me ne vanto, penso anzi che chi crede ed ha fede possegga un qualcosa più di me). Leggo “L’incontro”, che trovo acquistando il quotidiano.
Con questa mia e-mail sento il bisogno di complimentarmi per il “Diario di un prete in pensione”.
Quando leggo mi lascio trascinare da un argomento all’altro, da considerazioni di vario tipo che, direi quasi quasi non scritte da un prete, tantomeno da un prete non più giovane….
Davvero, magari ci fossero tanti preti come lei. Diteglielo per favore. Grazie.

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