La rivoluzione della solidarietà per costruire il mondo nuovo!

Fin da bambino ho sentito parlare di frequente di rivoluzioni che avrebbero finalmente sistemato il mondo in maniera definitiva e giusta.

I primi ricordi risalgono alla mia infanzia di balilla, allora si parlava della rivoluzione fascista. Più grandicello mi ha investito la rivoluzione franchista e quella opposta, la repubblicana, poi presi coscienza della rivoluzione per antonomasia, quella dei soviet, la rivoluzione d’ottobre che sembrava proprio dovesse espandersi nel mondo intero. Dopo di allora ho cessato perfino di prendere nota del nome delle rivoluzioni, da Mao a Peron, da Ataturk ad Hitler ……….di rivoluzioni ne sono avvenute per tutti i gusti!

Fortunatamente per me e per l’umanità esse sono tutte miseramente fallite e tanto esse sono state più grandi e più estese, tanto più grande è stato il tonfo del cumulo infinito di rovine provocate da esse. In tutta questa porzione di secolo XIX° e XX°, l’unica che è rimasta in piedi è stata la rivoluzione di Cristo, quasi sempre incruenta, pagata col sacrificio dei suoi adepti piuttosto di quello dei suoi avversari, come avviene sempre, non troppo rumorosa e poco appariscente , essa accompagna ed irradia la vita del singolo e della società aiutandola a sognare e a vedere un mondo nuovo ed una vita più solidale.

In questo ultimo scorcio di tempo, a dire il vero, sono sempre più interessato a quell’aspetto particolare di questa grande rivoluzione pacata, incruenta e gentile che comunemente è chiamata solidarietà. Credo sempre di più che nella misura in cui si educheranno le coscienze a condividere, ed essere solidali, a pensare che solo aiutandosi si trovano soluzioni e pace, si realizzerà in maniera quasi impercettibile, ma vera, il mondo nuovo.

Sto ritornando bambino quando sognavo percorrendo il rettilineo sull’argine del Piave che da Eraclea porta a San Donà, spingendo i pedali per raggiungere il punto dell’orizzonte in cui il cielo e la strada si congiungevano.

Ora so che potrei pedalare anche per un millennio senza raggiungerlo, ma so ancora che questo sogno m’aiuta ad andare avanti!

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