Le strade moderne della provvidenza

Talvolta mi è capitato di lasciarmi scappare qualche cenno di preoccupazione per i due milioni di euro che debbo reperire per finanziare la costruzione della nuova struttura protetta per anziani autosufficienti da costruire in quel di Campalto.
A chi posso confidare le mie preoccupazioni se non al mio diario?
Cosa che ho fatto trapelare tra le mie riflessioni che spaziano tra il sacro e il profano.

Talvolta mi viene da credere che i miei pensieri siano dispersi dal vento gelido di questi mesi d’inverno, invece no, spesso sono raccolti con affetto da qualcuno e talvolta c’è perfino chi sente il bisogno di dire una parola di consolazione a questo vecchio prete che si carica di fardelli forse troppo pesanti per le sue spalle.

Qualche giorno fa m’è giunta questa e-mail: “Caro don Armando, riguardo le sue preoccupazioni per il denaro occorrente a costruire il Centro don Vecchi 4 le invio un aneddoto della vita di don Bosco che stava costruendo la grande chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, tratto dalla sua biografia.

Intanto, per l’acquisto del campo e del legname per le recinzioni si erano spese 4.000 lire; l’economo don Savio, rimasto senza soldi, consigliava di aspettare, ma don Bosco gli replicò: “Comincia a fare gli scavi; quando mai abbiamo cominciato un’opera avendo già i denari pronti?
I lavori, affidati all’impresa del capomastro Carlo Buzzetti, iniziarono nell’autunno del 1863. terminati gli scavi, nell’aprile del 1864, don Bosco disse a Buzzetti: “Ti voglio dare subito un acconto per i grandi lavori”.
Così dicendo tirò fuori il borsellino, l’aprì e versò nelle mani di Buzzetti quanto conteneva: otto soldi, nemmeno mezza lira.
“Sta tranquillo la Madonna penserà a provvedere il denaro necessario per la sua chiesa”.

Ringrazio vivamente il mio interlocutore per l’incoraggiamento, ma vorrei ricordagli che io non ho la statura e la santità di don Bosco.

Certamente il santo della gioventù era un cliente privilegiato della Divina Provvidenza e perciò penso che la sua linea di credito sia stata ben più consistente del fido ch’essa voglia concedere ad un cliente molto meno affidabile quale io sono. Comunque ho l’impressione che la Provvidenza abbia scelto avvalersi per darmi una mano o della Banca Prossima che mi chiede lo 0,60%, o del Monte dei Paschi di Siena disposto a darmi i due milioni con l’interesse attivo dell’1%!
Mi pare che sia già un buon trattamento!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.