Da quattro anni sono in pensione, ma se non potessi confrontare le date del calendario, 2 ottobre 2005 – 2 ottobre 2009 sono certo che direi che sono in pensione da almeno 40 anni!
Ricordo quel terribile 2 ottobre di quattro anni fa quando, dopo aver celebrato la messa delle 15, mi chiedevo angosciato, cosa avrei fatto fino alle 20?, che era l’ora della cena solitaria.
Oggi tutto è diverso; le giornate sono intense, le ore scorrono veloci e l’appuntamento domenicale con la mia splendida comunità tanto amata e numerosa del camposanto, sembra che si sussegua senza soluzione di tempo, tanto le settimane sembrano ravvicinate.
Il telefono squilla fin troppo spesso e gli impegni si accavallano, anzi talvolta si sovrappongono a causa della mia memoria sempre più precaria.
Faccio veramente una vita che mi piace, vivo tra gente cara e simpatica pur appartenendo a tutte le età e a tutte le etnie del mondo.
“L’incontro” poi mi permette di lanciare messaggi, di essere presente ed attivo nella vita della chiesa e della città, cosa di cui ho frequente riscontro incontrando gente che si riferisce a prese di posizione ed ad interventi civili ed ecclesiali che la mia indole e le mie convinzioni mi “costringono” a fare.
C’è un salmo, che benedice il Signore anche per i ghiacci, le nevicate e perfino per le tempeste, se va avanti così dovrò benedire il Signore anche per la vecchiaia e per i doni che essa comporta!
Uno dei miei “ragazzi”, ora manager affermato, ogni tanto scherza dicendomi: “Don Armando, lei può permettersi di tutto perché alla sua età non è più perseguibile e i carabinieri non la possono portare in galera”!
Così io ne approfitto!