Un’esemplare testimonianza di coerenza religiosa!

Don Armando e la redazione augurano un felice Santo Stefano ai lettori con l’invito a sostenere la solidarietà nelle loro realtà!

Non ho mai fatto un mistero della mia convinzione che in questo nostro mondo, letteralmente sommerso dalle parole o forse in maniera più vera dalle chiacchiere, solamente la testimonianza di convinzioni più profonde, di sogni e di ideali, hanno qualche probabilità di incidere sulle coscienze.

La Punto che mi hanno regalato recentemente, è fornita pure della radio e perciò, un po’ per informarmi sulle notizie della giornata ed un po’ perché quando non c’è il giornale radio non so come spegnere l’apparecchio, lo lascio sempre acceso, quindi quando inserisco la chiave per accedere il motore automaticamente s’accende pure la radio e c’è sempre qualcuno che parla sugli argomenti più svariati. Talvolta provo invidia a sentire persone che hanno voci piacevoli ed un modo di dialogare scorrevole e suadente, mentre io, non ho né questo nè quello, e talvolta mi irrito per tante parole inutili e fatue.

Il tragitto dura non più di cinque minuti, ma comunque giunto nella mia cappella non mi resta neppure la minima traccia di quello che ho sentito!

Mentre quando colgo qualche testimonianza positiva, quella si conficca sulla coscienza come un chiodo affilato e profondo.

Domenica mattina, nel mio andirivieni tra sacrestia e chiesetta, mi accorsi del volto noto della persona cui stavo passando accanto. Per qualche mese questo signore ci aveva dato una mano ai magazzini. Sapevo che stava cercando un bar da gestire e qualche settimana prima mi aveva informato che aveva cominciato il suo lavoro.

Rimasi sorpreso di trovarmelo di domenica in chiesa in attesa della messa. “Come mai, ma non mi aveva detto che aveva cominciato a gestire il locale?” – “Si di certo, ho già cominciato!” – “Ed allora come mai è qua?” – “Mia moglie ed io abbiamo scelto che di domenica teniamo chiuso, sia per il riposo festivo che a motivo delle pratiche di pietà!”

Rimasi di stucco. Io prete non mi sarei mai aspettato una risposta che dovrebbe essere la più ovvia e la più scontata per un cristiano e tanto più per un prete!

Il barista faceva festa alla domenica, il giorno in cui molto probabilmente avrebbe potuto guadagnare di più, faceva festa per i motivi di coerenza religiosa!

Talvolta leggo in maniera frenetica e convulsa i periodici per trovare testimonianze di fede, mentre avendo un po’ di attenzione, potrei trovare testimonianze del peso di grossi santi della storia millenaria del cristianesimo solamente guardandomi un po’ attorno.

Il barista che fa festa alla domenica, mi ha fatto più bene dell’ultima enciclica di Papa Benedetto!

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