Non sono di sinistra, di destra e neppure di centro

Quando studiavo filosofia al liceo, fui molto colpito da una lezione di don Vecchi, in cui con quell’estro che gli era proprio, ci spiegava e poi ci metteva in guardia dalla realtà che egli definiva nominalismo.

Chi vuol ragionare bene deve mettersi d’accordo non tanto sui termini, quanto sui contenuti di certe parole.

Ad esempio parlare di amore è la cosa più difficile di questo mondo, dietro quella etichetta ci possono essere i contenuti più diversi, anzi opposti, motivo per cui dialogare con parole che non hanno lo stesso significato è quanto di più assurdo ed inutile che ognuno possa fare.

Per non parlare di democrazia, di libertà, di progresso, di bellezza e di quant’altro. O prendi in mano lo Zingarelli e t’accordi sul significato dei vocaboli, o altrimenti perdi tempo inutilmente ed arrischi di baruffare.

In merito a queste mie povere riflessioni, nel mio “diario” di vecchio ottantenne, con poco retroterra culturale, nascono delle reazioni.

Questo è normale. La maggioranza ammira, forse l’unica cosa pregevole: l’onestà.
Qualche altro il coraggio di dire la propria opinione, ma questo lo ritengo un dato scontato perchè, almeno in Italia, tutti dicono ciò che pensano; ci vorrebbe altro che un prete avesse paura di farlo. Poi più volte ho affermato che non godo di rivelazioni, non pretendo di dire verità assolute, non ho soluzioni miracolistiche da proporre.

C’è invece un signore, che mediante messaggi su internet tenta di incasellarmi come un prete di sinistra. Non lo sono, non sono neanche di destra e neppure di centro. Sono solamente un uomo che cerca la verità, che ama la povera gente concretamente che se scopre qualcosa di buono, con entusiasmo infantile, lo dice a tutti, che è infastidito dalla burocrazia e dal formalismo, che ama una chiesa povera e libera, che rifiuta la violenza, che non ha paura di nessuno, che non vorrebbe far del male neppure ad una mosca, che ama il Signore, il prossimo, e che sogna un mondo nuovo.

Durante tutta la mia vita c’è sempre stato qualcuno che ha tentato di mettermi in uno di quei scomparti della cassettiera della vita, non ci sono mai stato e per scelta e convinzione ho mantenuto la mia libertà. Ognuno è libero di classificarmi come gli aggrada, ma io rimarrò comunque me stesso, gli piaccia o no!

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