Teologi e liturgisti, con ragionamenti seri e documentati, sono soliti affermare che la settimana comincia con la domenica. Ci sono dei bei discorsi che ho sentito fare per i quali la domenica è la Pasqua della settimana e la celebrazione della resurrezione che illumina il tempo e le vicende dell’uomo.
Io non ho nessun motivo per dissentire da questi convincimenti e da queste argomentazioni e perciò accetto senza difficoltà alcuna questo dato di fatto a livello religioso.
Detto questo, per non scomodare alcuno e per non innescare un dibattito religioso, che poi non mi interessa punto, confesso però che io per istinto e per una strana sensazione esistenziale, che mi pare sia condivisa da molti, sento il lunedì come inizio della settimana.
Alla domenica porto all’altare la fatica e i problemi della settimana trascorsa, per partire al lunedì per la nuova breve avventura settimanale.
Per tutto questo non penso di scomodare la teologia, né tanto meno avverto di peccare.
Molto spesso, nel breve sermone del Vangelo, sento il bisogno di invitare i fedeli, che con me celebrano la lode del Signore, di partire con entusiasmo, di mettere a fuoco gli obiettivi per la breve impresa e di partire con coraggio e con la disponibilità a fare comunque la volontà del Signore.
Questa mattina, buttando lo sguardo un po’ lontano, aggiunsi un pensiero su cui avevo meditato all’alba del nuovo giorno: cioè dissi al mio piccolo gregge, che la vita non procede a casaccio, in maniera fortuita o occasionale, ma sempre rientra nel grande progetto del Signore, perciò invitai a pregare per tutti coloro che avremmo incontrato durante i sette giorni che sarebbero seguiti, avvertendo che ogni uomo o donna, giovane o vecchio che avremmo incontrato avrebbe avuto il compito di offrirci qualcosa di positivo, come noi avremmo avuto il dovere e il compito di ricambiare con un qualcosa che gli altri s’attendevano da noi e di cui avevamo bisogno.
Non so se riuscirò ad avere la lucidità di vivere gli innumerevoli futuri incontri con questo spirito e in questa prospettiva, ma sono però convinto che se anche sarò solo capace in parte di vivere con questa convinzione suddetti incontri, la settimana sarà quanto mai interessante e positiva.
La gente che mi ascoltava raccolta e silente, m’è parsa consenziente a questa proposta, spero ora che essi ed io saremo capaci di viverla con questo spirito.