Letture protestanti

Non cito il nome della testata dell’opuscolo mensile che m’aiuta, da un paio di anni, a far meditazione. Non lo faccio perché so che confratelli e fedeli impegnati si scandalizzerebbero che un prete, ultra ottantenne, adoperi un testo così elementare e soprattutto edito da una confessione religiosa non cattolica, invece che riflettere sulle encicliche o i testi prodotti da teologi di grido.

Confesso, io sono ancora allo stadio elementare nella mia vita spirituale, amo la concretezza, i discorsi che intercettano il quotidiano piuttosto che riferirsi ai massimi sistemi.

Proprio in questi giorni mi è capitato di riflettere sulle caratteristiche del testo che mi aiuta a riflettere e pregare all’inizio di ogni giorno.

L’aspetto certamente positivo e la constatazione che nel mondo protestante la familiarità con la Bibbia sembra più intensa di quanto non possa avvertire tra i cattolici.

Nonostante in questi ultimi 30-40 anni ci siano stati sforzi notevoli nella chiesa cattolica per lo studio della Bibbia con la pubblicazione di una infinità di volumi di tutti i tipi e la promozione di corsi e scuole bibliche, il testo sacro sembra meno conosciuto e meno familiare di quanto non avvenga tra i protestanti delle diverse confessioni.

Nel contempo mi pare di constatare nelle riflessioni contenute in queste confessioni una forma di fideismo, abbastanza elementare, che nasce da una lettura letterale dei testi sacri avulsa da una ricerca che coinvolga la totalità del messaggio della Bibbia e che inquadri i discorsi, in una visione globale della proposta che Dio fa all’uomo mediante la Sacra Scrittura.

Perciò mi pare che quella protestante sia una lettura di corto respiro, poco coniugata alla cultura e alla sensibilità del mondo d’oggi.

Mi sembra di avvertire un certo infantilismo religioso, poco proponibile ad una società secolarizzata, molto critica nei riguardi di un messaggio ingenuo e fideista, che non si può imputare al testo che in ogni caso va decodificato ed incarnato nella società e nella realtà degli uomini d’oggi.

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