E’ tempo che prendiamo coscienza che…

Il giorno in cui ho scoperto d’essere il datore di lavoro che stipendia ogni impiegato dello Stato, e che gli garantisco lo stipendio, ho superato ogni complesso di inferiorità nei riguardi di qualsiasi funzionario sia modesto che importante; pretendo risposte rapide, rispetto, impegno, obbedienza.
Mi ha aiutato a superare questo complesso il famoso avvocato Cacciavillani che mi raccontava, che essendo stato un capotreno arrogante nei suoi riguardi tirò fuori dalla tasca la carta di identità ed ergendosi in tutta la sua altezza, con voce vibrante gli disse: “Lei non sa chi sono io?” L’altro probabilmente pensò di essere di fronte ad un onorevole, o forse peggio ancora ad un magistrato, ma lui soggiunse invece “Io sono un cittadino italiano, ed ho quindi tutti i diritti che mi garantisce la costituzione e il codice civile!”

Io ho preso da un pezzo coscienza d’essere non solo un cittadino, anche una persona, un cristiano ed un figlio di Dio. Non ho più complessi verso i burocrati, verso gli amministrativi, verso i politici, verso i letterati, verso i partiti! Come vorrei che tanti cittadini e tanti cristiani perdessero i complessi di inferiorità verso gente presuntuosa che crede di essere non so chi!

La sinistra s’è impadronita della resistenza, della cultura, dei mass media, della magistratura, del cinema, della storia e si è talmente montata la testa certi da pensare d’essere il battistrada del pensiero, detentrice della verità, l’espressione più autentica della democrazia, il domani per il nostro Paese. Balle! Tutte balle! Fortunatamente l’ha capito anche il popolo italiano e nelle ultime elezioni pur non avendo alternative meravigliose, l’ha mandati a casa con un calcio nel sedere!

E’ tempo che prendiamo coscienza che i cristiani posseggono i valori più validi, l’umanesimo più rispondente alla natura umana, esprimono gli uomini migliori, più seri, più concreti, più audaci. Finche non avremmo preso coscienza di queste certezze ci lasciamo schiacciare da imbonitori da piazza.

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