L’infinita odissea della chiesa del cimitero di Mestre

Non passa quasi giorno che qualcuno non mi chieda: “Don Armando, la facciamo sì o no questa chiesa?”. Non so più che cosa rispondere.

Un paio di anni fa pareva che fosse questione di mesi. L’architetto Caprioglio, a cui ho chiesto aiuto, mi dava costanti assicurazioni sia che il progetto andava avanti e sia che i preposti all’operazione sembravano estremamente propensi a proseguire.

Poi da un colloquio col dottor Razzini ho compreso che se il Comune non avesse sborsato i soldi o io non gli avessi procurato almeno i due terzi di loculi prenotati, ossia non avessi convinto almeno un migliaio di cittadini di prenotarsi il loculo, la cosa era piuttosto problematica.

Infatti l’amministratore delegato della Vesta mi diceva che avrebbe dovuto accantonare la somma occorrente prima di dare il via.

Non so quando la Vesta avrà questa somma?

Per farci un’idea della serietà finanziaria di questa società, apparentemente privata, ma che ha un consiglio di amministrazione scelto dal Comune, un operaio dell’Arti, che è un’altra società della stessa taglia, dipendente dalla Vesta, mi disse: “la mia ditta è una società “in rosso” che dipende da un’altra società pure “in rosso”, la Vesta!

Poi l’assessore dei lavori pubblici, dottoressa Fincato, mi disse che il Comune aveva intenzione di fare la chiesa, ma è lo stesso assessore che mi ha anche detto che il Comune avrebbe fatto “Il Samaritano”! Ora poi che la Vesta ha pagato il progetto temo che venga a mancarmi anche il pungolo del progettista.

Alcune settimane fa ho scritto alla Vesta che piove dentro, che c’è un’umidità impossibile perché le finestre della chiesa non sono apribili, che i muri sono indecenti. La Vesta non si è neppure degnata di una qualsiasi risposta!

Presto ci saranno le elezioni; tanti mi dicono che l’amministrazione cambierà colore e così pure se ne andranno tutti gli amministratori degli enti che dipendono dal Comune.

Questa è per ora l’unica speranza, ma è una debole speranza!

Comunque se verrà eletto Brunetta, speriamo che si ricordi che una decina di anni fa voleva farmi assessore.

Ora mi basterebbe che ordinasse alla Vesta, o chi per essa, di costruire la chiesa del cimitero, così come l’hanno anche i cimiteri più sgangherati di questo mondo! Per ora la gente parteciperà alla messa standosene sotto l’ombrello come questa mattina!

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