Oggi ho letto un brano del Vangelo di San Giovanni. Debbo premettere di aver incontrato un sacco di fedeli che magnificano la prosa ed il pensiero di questo evangelista. Mentre io per struttura mentale e per sensibilità, dei quattro evangelisti se dovessi fare una graduatoria di gradimento metterei all’ultimo posto Giovanni preferendogli Luca, Marco e Matteo. Certi voli pindarici di questo apostolo che sanno di un misticismo estraneo al mio modo di sentire, mi creano un certo disagio, abbastanza vicino al rifiuto. Eppure debbo confessare che, qualche giorno fa, una frase di San Giovanni, mi ha letteralmente incantato ed ha aperto nel mio animo uno squarcio di cielo talmente sublime ed invitante da suscitarmi una ebbrezza meravigliosa. Giovanni introduce il suo discorso, che poi completa con delle varianti sul tema, affermando: “Dio è amore”, “Chi ama conosce Dio”. Quante volte ho letto questa frase, ma soltanto oggi mi pare di averne compreso il significato reale e profano. Non sono stati certamente i miei lontani studi di dogmatica a farmi conoscere il volto e il cuore di Dio, certi discorsi astrusi, aridi, senz’anima non mi hanno di certo mostrato il volto accattivante e caro del Padre dei cieli.
L’amore è il modo migliore se non l’unico di farmi intuire lo splendore del Padre, della parabola del prodigo, che accoglie il figlio degenere senza batter ciglio e senza un rimprovero. Se le nostre piccole e brevi esperienze dell’amore umano talvolta povero e passeggero mi scaldano il cuore e mi riempiono di ebbrezza, quanto mi sentirei compreso, difeso ed inebriato se mi inoltrassi con passo deciso verso l’amore infinito di Dio!