Il nuovo segno di pace “made” Papa Francesco

Papa Francesco, ogni giorno di più, non cessa di sorprendermi, egli con le sue scelte umili e discrete sta umanizzando la nostra religiosità, togliendole quell’aureola di sacralità e di mistero e calandola in quello che è l’aspetto più vero del nostro vivere.

Le sue telefonate a capi di stato, a personaggi della cultura a semplici cittadini bisognosi di conforto e di speranza sta togliendo in maniera radicale e definitiva “il triregno” del capo del successore di San Pietro, per presentarsi soprattutto come padre e fratello di umanità e di fede. Mi ha colpito quanto mai l’ultimo suggerimento che profuma proprio di calore e di fraternità il rapporto tra fedeli che partecipano ai sacri riti, che non sempre sono coinvolgenti.

Oramai da molti mesi, a causa della pandemia il celebrante non dice più ai fedeli: “Scambiatevi un segno di pace”, segno che s’era quasi svuotato di contenuto di simpatia, amicizia e fraternità.

Quel modesto invito sta già diventando motivo di ulteriore rimpianto del tempo nel quale non avevamo quel virus micidiale sempre pronto a colpire.

Qualche giorno fa qualcuno mi ha informato che il papa ha annunciato ai fedeli: “Ora non possiamo più scambiarci, durante la Messa, il segno di pace stringendoci la mano, però nulla vieta che il sacerdote dica: “Scambiamoci uno sguardo di simpatia e di amicizia, magari accompagnando lo sguardo con un sorriso affettuoso.”

Il suggerimento mi è parso veramente felice! E alla prima messa che ho celebrato dopo questa “scoperta” ho rivolto il medesimo invito ai presenti.

La reazione mi è parsa veramente bella: i fedeli si sono rivolti al vicino di banco con grande spontaneità e simpatia!

Molto tempo fa ho letto una riflessione di un poeta giapponese il quale aveva scritto: “In autobus, in treno, alla partita, sediamo gomito a gomito con degli sconosciuti, uomini e donne come noi, ai quali però non rivolgiamo mai uno sguardo o una parola di cortesia. Sembra davvero che fra l’uno e l’altro passi la muraglia cinese!”. Concludo: vuoi vedere che il nostro Papa, umile e semplice, riesce perfino a scardinare la “muraglia cinese” che pare dividere anche i fedeli in Chiesa?

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