Da “PROPOSTA” – 15 aprile 2018

Da “PROPOSTA” – 15 aprile 2018
settimanale della parrocchia di San Giorgio di Chirignago

Mio fratello, don Roberto, parroco da quasi trent’anni di questa comunità, pur parlando nel suo foglio parrocchiale di alcune attività quanto mai di eccellenza, nell’editoriale di questo numero del suo periodico si lascia andare ad uno sfogo di scoramento e di tristezza, pensando alle infinite schiere di ragazzi e di adulti che han vissuto momenti esaltanti di fede e di vita cristiana ma che però pare siano scomparsi nel nulla.

Io non sono né il suo padre spirituale né il suo maestro, ma dall’alto dei miei novant’anni posso assicurarlo che nulla va perduto. Ho letto infatti che in Egitto alcuni semi di grano hanno germogliato pur dopo essere rimasti in una custodia per duemila anni. Il seme gettato con amore e fiducia prima o poi, non sempre, fiorirà. A questo riguardo potrei portare più di una testimonianza. Secondo: la logica che Gesù ha praticato e che ci ha insegnato è di certo quella della croce.

Detto questo segnalo i quattro cori della parrocchia – la messa delle 6 del mattino con la presenza costante di una cinquantina di giovani – i 110 ragazzi delle medie che vanno ad Assisi col pellegrinaggio della diocesi. Quale altra parrocchia è riuscita a tanto?

don Armando

ATEI DI RITORNO

Nel linguaggio scolastico si dice spesso che ci sono degli “analfabeti” di ritorno. Si tratta di persone che a suo tempo hanno imparato a leggere e a scrivere, ma che poi, per aver abbandonato ogni esercizio di lettura e di scrittura, di fatto hanno dimenticato tutto. Questo pensiero mi è venuto alla mente guardando le centinaia e centinaia di fotografie che scorrevano sullo schermo nel corso della festa per il trentennale del guppo scout. Un’infinità di volti di ragazzi e ragazze che hanno vissuto per anni l’avventura scout, hanno indossato l’uniforme, hanno fatto la promessa, hanno partecipato alla vita cristiana e che poi sono spariti, come se nulla fosse stato.

E con loro i loro genitori, presenti per quel tanto in cui erano presenti i loro figli, subito eclissati quando i figli se ne sono andati.

Una volta credevo ciecamente all’idea che “quello che si è seminato alla fine porta i suoi frutti, magari tanto tempo dopo, ma li porta”. Non ne sono più così convinto.

A me sembra che tante fatiche, tanto paziente lavoro, tante gioiose avventure si siano dileguate come la neve al sole, senza lasciar traccia.

E questo lo vedo anche al di fuori dello scoutismo. Lo vedo nei genitori dei ragazzi che si avvicinano ai sacramenti: in un primo momento c’è la riscoperta della proposta religiosa. E di solito si tratta di una felice riscoperta. Poi c’è un accompagnamento abbastanza costante per il tempo delle elementari. Poi quando il figlio è sufficientemente grande per fare la strada da solo ecco la fuga. Il nulla.

La questione ritornerà a galla quando le prove della vita chiederanno un supplemento di forza, di coraggio, di speranza. Allora il dolore si trasformerà, nella maggioranza dei casi, in ribellione, in rifiuto di un Dio lontano, ingiusto, crudele. Un Dio che non ti ha tutelato dalle prove. Un Dio che tu ti ritenevi in diritto di prendere e lasciare a tuo piacimento, ma che non tolleri non stia al suo posto (o meglio nel posto che tu gli hai assegnato: quello della crocerossina, quello del tappabuchi, quello dell’ombrello anti sofferenze).

Dove sono finiti quei migliaia di ragazzi che nelle foto del nostro archivio sorridono felici?
Avranno nostalgia di un mondo pulito e gioioso come quello che abbiamo loro offerto?
O grideranno che “non ci sono più valori, non ci sono più ideali, non c’è più speranza” loro che tutte queste cose le hanno avute, gratis, e le hanno buttate via?

Continuare a seminare. Nonostante tutto.

don Roberto Trevisiol

CONCERTO DI SAN GIORGIO

eseguito dal “Coretto dei Bambini” dal Coro “Le Altre Note” dal Coro “Giovani Cantori” e dalla Cappella Musicale “Lorenzo Perosi’

Chiesa di San Giorgio di Chirignago Venerdì 27 Aprile ore 20.30

ULTIMA MESSA DEI GIOVANI

Mercoledì scorso abbiamo celebrato l’ultima Messa dei giovani di questo anno pastorale. In maggio non lo facciamo perché attendiamo i nostri ragazzi due sere alla settimana: il martedì ed il giovedì per il loro “fioretto”. Anche per quest’ultima celebrazione il numero dei presenti superava di poco la quarantina. E questa partecipazione è rimasta costante (con punte superiori ai 50) per tutto l’inverno, anche quando il termometro è sceso sotto zero. Un GRAZIE pieno di riconoscenza a LUIGIA e LUIGINO che hanno preparato Caffè e te, hanno servito, lavato, pulito e rimesso tutto in ordine. Senza di loro non sarebbe stato possibile questa bellissima opportunità per i nostri giovani.

PELLEGRINAGGIO AD ASSISI

Venerdì, sabato e domenica prossimi: saranno centoundici, in tutto, coloro che parteciperanno al pellegrinaggio diocesano ad assisi per i ragazzi delle medie. Per l’esattezza 99 ragazzi e 12 adulti. A guidare la comitiva Don Sandro e la Katia. Saranno presenti anche Bogus e Francesco, i nostri seminaristi.

Auguriamo ai nostri e a tutti tre giornate di sole primaverile e di poter gioire della bellezza di Assisi e di quanto verrà loro proposto.

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