Da “COMUNITÀ E SERVIZIO” – 11 marzo 2018

Da “COMUNITÀ E SERVIZIO”11 marzo 2018
settimanale della parrocchia San Giuseppe di viale San Marco

Don Natalino, il parroco di questa comunità, nell’articolo di fondo che scrive personalmente ogni settimana, depreca la rissosità e le furbizie che i vari partiti politici hanno usato senza ritegno e scrupolo durante la campagna elettorale. Don Natalino critica pure la stampa che ha enfatizzato aspetti marginali dei protagonisti di queste elezioni ed infine mostra la sua delusione perché i cattolici hanno avuto un ruolo troppo marginale e nelle parrocchie non c’è una dialettica ed un confronto che li formi per dare contributi a livello nazionale.

il periodico offre pure un brillante intervento di Alessandro Seno sotto il titolo “Cultura non paga”. Infine segnalo un incontro di giovani avvenuto il 25 febbraio nel patronato della parrocchia, patronato che pare sia un agone di ricerche e di confronto per formare cristiani maturi.

don Armando

GENERARE AMICIZIA SOCIALE
di don Natalino

Veniamo da un periodo, nel quale ci sono stati offerti spettacoli desolanti di contrapposizioni a tratti violente: nei media di carta e di schermo la denigrazione e l’insulto, nelle piazze gli spintoni e i pestaggi, nelle teste la paura indotta e il pregiudizio ideologico. C’è chi ha giocato abilmente con questa agitazione sociale, spingendo la gente a sollevarsi «contro» purchessia. Anche il mondo dell’informazione ha le sue responsabilità, quando ha replicato schemi consunti e si è limitato ad affibbiare etichette, rinunciando a fare il suo mestiere: informare davvero, raccontare la realtà complessa.

Vien da dire che non sono tempi buoni e la tentazione di restare al sicuro e al riparo nei nostri ambiti ecclesiali si presenta facile, quasi una tattica ragionevole. Invece proprio questo è il momento, nel quale bisogna avere il coraggio di uscire, sviluppando la capacità di incontro e di dialogo con tutti, per favorire l’amicizia sociale, di cui il nostro Paese ha particolarmente bisogno. Si tratta di praticare ciò che Papa Francesco ha raccomandato alla Chiesa italiana nel novembre 2015 a Firenze. Andiamo a rileggere quel discorso, non archiviamolo. Partiamo da casa, dato che uscire non significa evadere. Nella nostra comunità ecclesiale c’è ascolto, si dà spazio al confronto? Sappiamo sopportare e gestire i conflitti, proprio perchè il dialogo si realizzi in modo vero e non finto? La capacità di incontro ci porta a cercare di fare le cose assieme, vincendo l’illusione che da soli si fa meglio?

CULTURA NON PAGA

Un’invasione di topi ha scosso Venezia!
No, non allarmatevi. Sembra una notizia legata al degrado e alla mancanza di fognature della nostra bella città lagunare e invece… hanno trovato solo un piccolo ratto all’Accademia di Belle Arti, ma uno piccolo piccolo: si ecco, un Topolino!

E si tratta proprio di lui, di uno dei personaggi più amati dai bambini e, perché no?, anche dagli adulti. Mickey Mouse: questo il suo vero nome all’anagrafe americana dove è nato nel 1928 (novant’anni anni portati splendidamente, non c’è che dire). Nell’ultimo numero del settimanale omonimo ci fa vivere una storia molto bella proprio a Venezia e precisamente nelle splendide Gallerie dell’Accademia da poco restaurate.

IN ASCOLTO DEI GIOVANI/3

Si, venerdì 23 febbraio ho passato «un’ora diversa, un’ora speciale». Dopo l’invito di mia figlia (che già bastava) ho visto anche nelle pagine facebook di Studiopoint e della parrocchia San Giuseppe che il tema di febbraio era «La famiglia e la scuola per i ragazzi».il tutto mi ha creato subito un senso di curiosità e ho deciso di partecipare all’incontro. Quando entro, nel salone del patronato trovo molte sedie posizionate a formare un arena: al centro Luca Valleri, Anita Chinellato, Fabio Poles, Valentina Pavanello, Leonardo Livieri, Francesco Zanatta nel ruolo di educatori, insegnanti, genitori. Attorno una trentina tra ragazzi e genitori. La conversazione a più voci tocca molti temi, ce tanta carne al fuoco. L’incontro si dimostra molto interessante. Mi hanno colpito molto le domande dei ragazzi, protagonisti speciali, in particolare quella rivolta ad un insegnante: se si sentiva male a dare un brutto voto. Ce stata discussione sui voti elettronici a scuola ed è emersa la specialità dello Studiopoint in parrocchia, ormai punto di riferimento per molti ragazzi anche senza lacune. Altri temi evidenziati: l’impegno che deve avere un insegnante nel far apprendere la propria materia e la necessità di avere dei genitori «presenti». Insomma, si stava certamente meglio che al cinema: non cerano semplici spettatori, perché abbiamo parlato proprio tutti, con l’intento di crescere insieme: ragazzi, insegnanti e noi genitori in sintonia e amore.

La prossima puntata di questo ciclo che si intitola «In ascolto dei giovani» è venerdì 16 marzo alle 20.45 in patronato a San Giuseppe e cercherà risposte all’interrogativo: «La parrocchia e la scuola:-quale rapporto?». L’invito è particolarmente rivolto ai genitori, ai ragazzi, ai catechisti, agli animatori e in generale a tutti gli educatori. Ascoltare le nuove generazioni vuol dire scomodarsi, e molto. Ma anche ricevere molto di più. (A. A.)

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