“La Festa” bollettino dell’unità pastorale San Cassiano e San Silvestro di Venezia

Da poco tempo “ho scoperto” il periodico di queste due piccole parrocchie contigue, il cui parroco è don Antonio Biancotto.

Questo sacerdote l’ho incontrato a Mestre quando ero assistente della San Vincenzo. Il patriarca me l’aveva dato come aiuto perché a quel tempo la San Vincenzo stava crescendo in numero di volontari e di iniziative. A dire la verità non mi aveva fatto una gran bella impressione; mi sembrava timido, riservato, timoroso e perfino troppo ecclesiastico. Senonché, con mia sorpresa e felicità, ne è venuto fuori un prete intraprendente, convinto e soprattutto in ricerca e aperto alla sperimentazione.

Attualmente è parroco di due parrocchie, si cura dei carcerati di Santa Maria Maggiore, segue l’adorazione perpetua a San Silvestro e soprattutto è interessato ai tentativi di promuovere forme di evangelizzazione per strada. A me pare un prete convinto della validità del Vangelo. Questo non è poco per un prete, oggi!

Sul numero del 23 luglio del periodico delle due parrocchie don Antonio dedica un articoletto alla campagna acquisti nelle grandi squadre di calcio. Egli appare sbigottito, sorpreso dagli stipendi colossali di questi giocolieri del pallone e timidamente propone qualche soluzione.

Io credo che questo discorso vada affrontato in maniera veramente seria perché esso costituisce una grave ingiustizia, un disordine sociale, un insulto ignobile a tutti gli operai che con mestieri più gravosi ed impegnativi portano a casa 1300-1500 euro al mese. Un governo che permetta e non prenda in mano in maniera seria queste disuguaglianze non è assolutamente degno della sua funzione.

LA CAMPAGNA ACQUISTI DELLE GRANDI SQUADRE

Lo sport è una dimensione importante della vita, legata alla conservazione della salute. A questo valore si aggiunge poi quello del divertimento, ma alcuni sport stanno diventando sempre dì più professioni ricchissime, vedi soprattutto calcio e basket.

Personalmente apprezzo il calcio ed una squadra in particolare, ma tutto l’interesse economico che ci sta dietro mi turba sempre di più. Gli ingaggi, gli stipendi dei giocatori, le pubblicità, rendono straricche persone per le quali solo giocare e divertirsi è già una ricompensa. Se a questo poi aggiungiamo la corruzione di alcuni responsabili nazionali (vedi federcalcio spagnola), tutto risulta assai stridente. Non so come si potrà sanare l’ambiente sportivo ma il problema diventa sempre più grave. Si tratta di aumentare le tasse di chi prende troppi soldi? Oppure porre dei tetti, in modo che nessuno stipendio diventi esagerato.

II fatto è che questo mercato libero e senza regole rischia di rovinare anche l’aspetto sportivo che è il più importante.

Don Antonio

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