Un medico solidale con la gente d’origine

Io sono un grande ammiratore di Raoul Follereau, l’apostolo dei lebbrosi. Si deve a questo giornalista, brillante e generoso, se la lebbra, la malattia sopravvissuta purtroppo al passare dei secoli, è quasi definitivamente sconfitta. Questo testimone del nostro tempo affermava che non può ritenersi uomo e men che meno cristiano chi non si fa coinvolgere dal dramma e dalla sofferenza di un suo simile in qualsiasi parte del mondo egli viva. Questo giornalista francese infatti si batté, senza risparmio, a favore degli ammalati di lebbra dei villaggi più remoti e sconosciuti di questo mondo.

Nelle ultime settimane mi è riaffiorata alla memoria questa testimonianza in occasione di una colletta promossa da un medico mio amico, nato nel Sud dell’Italia, che venuto a conoscenza della situazione tragica in cui si trovava un suo conterraneo, si è dato talmente da fare da riuscire a raccogliere una somma veramente significativa. In un paio di settimane, parlando con amici e conoscenti, è riuscito a racimolare quasi 15.000 euro, somma necessaria per evitare la messa all’asta della casa di questo operaio con moglie e figli, disoccupato ormai da diversi mesi a causa della chiusura dell’azienda in cui lavorava. Conoscevo già da tempo la disponibilità e la generosità di questo medico che, quando mi è venuta a mancare l’anziana organista che accompagnava il coro del Don Vecchi, dopo aver letto su “L’incontro” il mio appello per trovare un sostituto, si è offerto senza batter ciglio. Oltre che medico è anche un bravo organista e ha offerto la sua disponibilità due volte alla settimana per le prove e per l’esecuzione dei canti.

A chi crede veramente nella solidarietà nulla è impossibile. Gandhi, l’apostolo della liberazione dell’India, ha scritto: “L’amore risolve ogni difficoltà e se ciò non avviene non è perché quella difficoltà è irrisolvibile ma solamente perché quello non è vero amore”. Mi pare giusto che si conoscano anche questi lati belli della vita, per quelli negativi ci pensano già fin troppo bene i mass-media.

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