Il barbiere

Non dedico troppo tempo alla televisione, perché spesso mi annoia e più spesso ancora mi fa addormentare. I cronisti televisivi però, imperterriti, continuano a parlare nonostante io mi sia addormentato, arrivo perfino a guidare i miei sogni, tanto da farmi temere che possano arrivare ad inquinare le falde profonde del mio subconscio! Comunque ogni tanto scopro qualche “perla”, che rassomiglia al “Tesoro nascosto” della parabola evangelica.

Qualche giorno fa, nel notiziario regionale, ho ascoltato una splendida testimonianza; mi spiace solamente di averla scoperta un po’ tardi. Un giovane parrucchiere, non ho capito bene se della Marca Trevigiana o del Veronese, ha scelto di lavorare anche il lunedì, giorno che notoriamente è di riposo per barbieri e parrucchieri, non so se per tagliare i capelli gratuitamente a chi è in difficoltà o se per donare il ricavato dei suoi “tagli” ai poveri.

Ho appena intravisto la figura di questo giovane che nel suo negozio faceva “cantare” le forbici come sanno fare gli addetti di questa corporazione.

Una decina di anni fa un vecchio e famoso avvocato, il Cacciavillani di Dolo, mi confidò che la sua “carità” consisteva nel dedicare la mattinata, il dopo Messa della domenica, a tutta la povera gente che aveva bisogno di consulenze legali. Sono grato alla televisione per aver riferito questa testimonianza e mi auguro che lo faccia più di frequente piuttosto che propinare notizie futili o peggio ancora tristi e deludenti.

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