Si parla e si pensa quasi sempre male dell’organizzazione statale, parastatale o comunque degli enti pubblici e sempre con ragioni più che evidenti, ma questa settimana le notizie che leggo sui giornali mi stanno letteralmente esasperando tanto che ho deciso di fare un ritiro spirituale, non tanto per cambiare idee, ma per trovare un po’ di pace pensando a qualcosa di più alto.
Proprio in questi giorni pare che finalmente vada in porto la trattativa con gli emirati arabi per salvare, a poco tempo di distanza da un altro salvataggio, la compagnia di bandiera Alitalia. Metto pure sul piatto il motivo di questa ipersensibilità a questo problema. Le vicende dell’Alitalia purtroppo sono più che note: voragini di debiti, soldi pubblici a non finire per tenere in piedi questo carrozzone inefficiente e spendaccione, Intervento di Berlusconi con una soluzione dimostratasi disastrosa e inconcludente.
Nel primo tentativo di salvataggio licenziarono due o tremila dipendenti tra i quali mio nipote, giovane e brillante comandante, che è andato a cercarsi lavoro in Qatar, lasciando moglie e figlio in Italia. A due tre anni di distanza, dopo che lo Stato, con soldi pubblici, aveva coperto il buco di questo ente pubblico, siamo alle solite. Una nuova voragine di passività, tanto che mancavano i soldi persino per il carburante.
Questa volta la cordata di salvataggio non è quella solita dei soliti maneggioni italiani, i presunti capitani di industria, ma ci si è rivolti agli arabi i quali, fatti bene i loro conti, si accorgono che vi è un altro migliaio di esuberi. Ciò significa che l’Alitalia, in pochi anni, ha assunto tre quattromila persone più del necessario.
Qualche giorno fa la signora Luciana Mazzer ha scritto sull’Incontro che s’è giudicato per direttissima un povero gramo che in un ipermercato ha rubato qualcosa da mangiare: costo cinque o sei euro. Ma a cosa ci stanno a fare Napolitano, il Parlamento, il Senato, la magistratura, se permettono di perder tempo per giudicare un ladruncolo per fame, se poi non giudicano e condannano i ladri di miliardi?
17.07.2014