Papa Francesco, l’uomo dell’anno

Penso che siano gli americani ad essere amanti, in maniera particolare, dei sondaggi a livello mondiale sui personaggi che maggiormente si impongono sull’opinione pubblica, arrivando poi a nominare colui che è emerso maggiormente come la “persona dell’anno”. Per quanto ne so io normalmente si tratta di qualche attrice che s’è imposta per la sua avvenenza fisica, di uno sportivo particolarmente dotato a livello atletico, o talvolta qualche politico che esce dal mazzo, ammirato per aver vinto qualche impresa difficile a livello sociale.

Può darsi che a livello religioso si siano imposte figure come Madre Teresa di Calcutta, ma mai ho sentito dire che un membro della gerarchia ecclesiastica, e soprattutto un Papa, in questo mondo così secolarizzato e così critico nei riguardi della Chiesa istituzionale, abbia ricevuto la “corona” di persona dell’anno. Cosa ha fatto Papa Francesco per imporsi all’attenzione o all’ammirazione dell’opinione pubblica mondiale? Mi pare che finora non abbia ancora fatto nulla di straordinario, anche per quanto riguarda le riforme; ha mosso, si, i primi passi per dei cambiamenti significativi, però non è ancora emerso niente che abbia mostrato un volto nuovo nell’organizzazione della Chiesa.

Il nostro Papa penso invece abbia incantato le folle non usando strategie particolari e facendo leva su un impianto pastorale veramente innovativo, ma ritornando semplicemente allo stile del Vangelo: occupandosi degli ultimi, parlando una lingua comprensiva a tutti, allontanandosi dalle sofisticazioni teologiche, adottando lo stile della gente del popolo, parlando della bontà e della misericordia del Padre e aprendosi con semplicità al dialogo con tutti, non facendosi fagocitare dal protocollo, dallo stile curiale ed abbandonando gli orpelli di una sacralità fatta di parole magiche, di indumenti strabilianti e lontani dall’essenzialità del vestire della gente comune.

Papa Francesco sta portando avanti una rivoluzione pari, per radicalità, a quella del suo omonimo che l’ha fatta, otto secoli fa, partendo dalla sua Assisi, senza gesti eclatanti, senza paroloni altisonanti, senza strumenti sofisticati, ma fidandosi solamente della sua umanità, dei suoi doni naturali e soprattutto dello stile di Gesù.

Quando in passato leggevo nel Vangelo che folle di migliaia uomini, senza contare le donne e i bambini, andavano ad ascoltare Gesù perfino dimenticandosi di mangiare, mi pareva qualcosa di miracoloso ed esagerato. Ora, fatte le debite proporzioni, è la stessa cosa: la folla di fedeli che oggi, con qualsiasi tempo va ad ascoltare ed acclamare il Papa, ha come unità di misura le diecimila persone, toccando spesso le centomila e, arrivando in Brasile, a quattro milioni!

Nella pastorale pare che non ci sia nulla da inventare, basta semplicemente seguire fedelmente il Maestro Gesù!

28.12.2013

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