Cristianesimo dal volto umano

Se ripenso alle mie prese di posizione contro un cristianesimo intellettualoide, di una Chiesa sofisticata, di uno spiritualismo disumanizzante, dovrei essere contento pensando che il Signore mi ha accontentato.

Quante e quante volte non ho tentato di dire che mentre tantissimi colleghi e tantissime “anime sante” sembravano tutte impegnate a spiritualizzare l’uomo, io, viceversa, ero e sono tutto teso ad umanizzare lo spirituale.

Con la rivolta della Cecoslovacchia è nata l’espressione: “Socialismo o comunismo dal volto umano”, espressione che esprimeva lo sforzo di sdogmatizzare una dottrina assurda che aveva provocato catastrofi enormi d’ordine umano, sociale ed economico. Forse è nato da questo fatto il mio desiderio di avere una Chiesa dal volto umano.

La mia sognata rivoluzione è durata più decenni, ma penso che finalmente sia arrivata; e la cosa più strana pare che sia arrivata non dal basso, come sarebbe naturale, ma dall’alto con Papa Francesco. Il nuovo Papa in un paio di mesi ha “sbaraccato” un modo di parlare delle cose di Dio che rimanevano incomprensibili ai più. Chi non ricorda quei “Sermoni-mattone” interminabili ed astrali? Quella sacralità che comprendeva perfino le scarpe del Pontefice, quella ieraticità per cui sembrava che tutto uscisse da un altro mondo.

Certo modo di pensare e di parlare sono rimasti nei sacri testi del breviario, ma essi si possono leggere come penitenza ed accettare perché ci arrivano dai secoli dei secoli.

Ora il nostro Papa sta calando nel quotidiano e nel comune sentire il messaggio di Gesù, senza subire l’intermediazione degli asceti, dei mistici e soprattutto dei teologi. Pare che finalmente la Chiesa sia decisa a vestire in blue-jeans e a parlare come si parla al bar, in famiglia o tra amici.

Purtroppo c’è qualcuno che teme che la Chiesa perda seguaci uscendo da quel clima di mistero ch’era più vicino al magico che allo spirituale.

Un mio amico, quando la Chiesa ha preferito l’italiano al latino, da anima pia qual’era, mi disse che la gente si sarebbe allontanata perché finalmente avrebbe “capito” quello che il prete diceva a Dio a nome del popolo durante la messa! Non è successo nulla! Anzi!

Quello di religioso che non è coniugabile con la vita, e con la vita di oggi, a mio modesto parere lo si può tranquillamente buttare, perché non ha nulla a che fare con il messaggio cristiano. Sono pure convinto che vi sono tante altre cose che la Chiesa e i cristiani è bene che mettano in soffitta, comunque mi pare che Papa Francesco sia determinato a continuare a far pulizia delle cose vecchie e di quelle fuori tempo.

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