Un tempo si portava, a prova della divinità di Cristo, i miracoli che ha fatto durante i tre anni della sua vita pubblica. Gesù stesso ha più volte affermato che aveva guarito perché la gente credesse che Egli era mandato dal Padre e parlava e agiva in Suo nome e perciò la sua parola era veritiera. Nel Vangelo si legge più volte che i miracolati s’erano aperti alla fede, come pure tanta gente che era stata testimone di quei fatti miracolosi s’era convertita ed aveva creduto in lui.
Ora pare che gli uomini del nostro tempo non poggino più la loro fede su fatti miracolosi che la scienza non sa spiegare, anche se è pur vero che la gente credente, come pure la non credente, accorre a folle nei luoghi ove si dice che la Madonna sia apparsa, abbia parlato o abbia anche compiuto dei miracoli.
L’avidità dello spettacolare, dello straordinario, ha avuto sempre un fascino particolare sul popolo. Basti pensare ai milioni di cittadini che accorrono a Lourdes, a Fatima, a Medjugorje, ma pure a sant’Antonio, a Pompei e in mille altri santuari o località ove si dice sia avvenuto qualcosa di portentoso.
Io non ho mai provato questo prurito del portento, condividendo il pensiero di un famoso entomologo il quale affermò: “Io non credo in Dio, perché lo vedo nella natura e nel Creato. Un fiore di campo, il volo o il canto di un uccello, il sorriso di un bambino, la grazia di una donna, il cielo stellato o la maestà delle montagne parlano alla mia ragione di Dio in maniera così immediata ed eloquente da non aver bisogno di aggiunte di nessun genere»
A proposito di miracoli, proprio alcuni giorni fa, soffrendo di una brutta influenza con tosse, raffreddore e febbre, mi fu ordinato dalla dottoressa che si cura della salute dei residenti del “don Vecchi”, una serie di pastiglie di antibiotico. Una volta guarito, mi venne da pensare che io stesso sono stato più volte miracolato. Prima il tifo, poi una pleurite essudativa, quindi un tumore all’intestino, poi un altro al rene che mi fu infatti asportato, e qualche altro malanno attuale. Ma sempre me la sono cavata.
Per me il buon Dio si serve dei medici e di tante altre persone dotate di una intelligenza, che pure essi hanno ricevuto dal Creatore e, attraverso loro, ci fa capire che, a momento debito, interviene per manifestarci la sua bontà e la sua misericordia. Dio fa ancora miracoli, meglio e più di quanti ha fatto suo Figlio Gesù quando visse con noi. Dio ci è vicino come sempre, siamo noi che spesso siamo tanto ciechi da non “vedere”.