La cura di Monti

Già ho confidato agli amici che la mia vecchia mamma curava quasi tutti i malanni della sua numerosa nidiata di figlioli, con l’olio di ricino. Non credo che questa medicina elementare esista ancora, penso che vi siano dei farmaci altrettanto efficaci e meno pestiferi.

La mamma ce lo propinava con una zolletta di zucchero, con il limone, ma nonostante ciò aveva sempre un gusto nauseabondo. La mamma pareva che avesse un convincimento radicato, che cioè quanto più una medicina era “cattiva”, ossia disgustosa, tanto più faceva bene. La mamma non andava tanto per il sottile e con sette figli non poteva perdere troppo tempo per convincerci e perciò tirava diritto, nonostante le nostre reazioni.

Ho l’impressione che Mario Monti si sia assunto l’ingrato ma salutare compito di far prendere l’olio di ricino agli italiani. Monti però non adopera l’olio di ricino a scopo punitivo o repressivo come fece Mussolini, ma l’adopera a scopo medicinale e curativo.

Monti poi, come mia madre, non ha molto tempo e molte possibilità di convincere a prendere questi rimedi non troppo appetitosi e perciò deve tirar diritto ed anche in fretta, dovendo rimediare in un paio di anni al massimo alle rovine che i politici hanno fatto in più di sessant’anni.

In questi giorni ho sentito l’ultimo intervento, che mi ha fatto tantissimo piacere: primo, perché io non ne sono personalmente coinvolto e, secondo, perché l’ho sognato da tantissimi anni. Pare che Monti e la sua squadra siano decisi a smobilitare varie decine di migliaia di militari e soprattutto di mandare in pensione e promuovere col contagocce generali, colonnelli, capitani e tenenti.

Non ho mai fatto mistero che io sognerei che si facesse come nel Granducato di Lussemburgo: vendere come ferro vecchio carri armati e tutto l’armamentario, sciogliere l’esercito e sostituirlo con un consistente corpo di polizia. Tanto è stato dimostrato a che cosa son serviti gli otto milioni di baionette di triste memoria!

Anche Obama – che è tutto dire – sta smobilitando, figurarsi noi! Credo che per l’Italia basterebbe l’equivalente delle “Guardie svizzere” per un po’ di coreografia o di folklore, ma nulla più.

In quest’ultimo periodo poi, con le bufere di neve, mi sono più che mai convinto dell’assoluta inutilità dell’esercito, a motivo della mentalità dei suoi comandanti, della sua organizzazione e delle cattive abitudini che fa prendere ai suoi membri.

L’esercito ha mandato qua e là venti, trenta, cento soldati, pretendendo poi che i Comuni dessero loro una seconda paga, quando ne avrebbero potuto mandare cinquanta, centomila senza che i sacri confini della Patria fossero in pericolo!

Per carità, io non ho nulla con i soldati, ma penso che sarebbero più utili se facessero i metalmeccanici, i fornai o i pasticceri. Pare strano che non si sia ancora capito che con le armi non si fanno che danni. Allora: “Forza Monti!”.

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