Avevo pensato come titolo del volume che raccoglie “il diario” del 2007: “Prima del tramonto”
Avevo scelto questo titolo riferendomi ai guai fisici per nulla debellati e che mi lasciano costantemente in uno stato di precarietà psicologica ed esistenziale.
Già nel passato avevo tentato, per quanto ciò sia possibile, di prepararmi bene al transito, poi invece i sintomi sono risultati segnali di una falsa partenza e perciò sono ritornato ai blocchi.
Ogni tanto mi pare di sentire i segni dei “tempi nuovi”, e ad ottant’anni è più che facile sentire questi ammonimenti che però non sono mai veramente chiari, ma invece rimangono sempre problematici. Ora, pur rimanendo, come sempre, l’orizzonte un po’ rannuvolato, ho la sensazione di poter sperare d’avere ancora un po’ di tempo a disposizione e perciò ho deciso di riservarmi il titolo che avevo pensato per un eventuale domani e di ripiegare su uno che mi offra la possibilità di poterlo usare semmai un’altra volta.
Stando così le cose ho deciso che il nuovo volume porterà come titolo “Il Vespero”, rimane tutto sommato la cornice temporale, però mi offre la possibilità di poter utilizzare un po’ di spazio ulteriore.
Strana cosa leggere le registrazioni di fatti, sensazioni, sogni, realizzazioni recenti, che però mi sembrano ormai lontani nel tempo.
Ci sono cose che, rileggendo la loro registrazione a così poca distanza, non vorrei aver detto, pensato e fatto ed altre che desidererei aver fatto meglio e con più intensità.
Sto capendo che la vita bisogna viverla con più sapienza, con più lungimiranza e con più responsabilità.
Spero di aver ancora un po’ di tempo, e gestire meglio il tempo che mi sarà donato!