La burocrazia c’è anche nella Chiesa!

Quando sei anni fa ho cominciato questo mio diario ho capito subito che non potevo alla sera scrivere la pagina perché l’indomani mattina fosse pubblicata, e meno ancora scrivere al sabato perché la domenica mattina il settimanale fosse in edicola. La filiera della mia “azienda” è condotta da volontari i quali fanno quello che possono e quando lo possono e quindi il percorso è lungo e tortuoso. Il mio diario quindi lo scrivo quando ho tempo e quando penso di avere qualcosa che penso opportuno dover dire.

Ho fatto questa premessa perché quando “L’incontro” va “in edicola” il diario porta il nome dei singoli giorni della settimana e le date relative, però in realtà io ho messo nero su bianco anche due o tre mesi prima. Il mio diario vuole essere in realtà solamente uno strumento di dialogo, una riflessione sul quotidiano, un messaggio ed una critica, che però è legata ad una stagione della vita piuttosto che ai giorni del calendario.

E vengo all’argomento di cui voglio parlare, che al momento in cui scrivo è quanto mai attuale, ma che probabilmente potrebbe essere del tutto superato come fatto contingente nel momento in cui uscirà, ma che nella sostanza può valere per altre realtà.

La nostra diocesi è senza capo ormai da mesi. Per l’ordinaria amministrazione hanno messo su un “governo balneare” o meglio “autunnale”, ma è un po’ arruffato, con pochi poteri e meno programmi. Perché? Credo che in Italia vi siano migliaia di monsignori che sognerebbero di diventare vescovi, decine e decine di piccoli vescovi che sognerebbero di diventare patriarchi. Quindi non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Mi riesce difficile, se non impossibile, pensare che il Santo Padre se ne stia con la testa tra le mani, per risolvere il dubbio amletico su chi nominare a Patriarca di Venezia. Se il Papa avesse proprio tanta difficoltà, potrei aiutarlo anch’io suggerendogli qualche nome di parroco della diocesi che potrebbe fare benissimo da vescovo di Venezia. Il guaio però credo che sia la solita burocrazia a complicare le cose e rendere difficili anche le cose più semplici di questo mondo.

Si è detto che il comunismo aveva creato il più imponente ed inefficiente apparato burocratico, però mi pare che il nostro Stato, parastato e perfino le strutture ecclesiastiche non siano proprio da meno. La burocrazia di ogni tipo è sempre tanto assurda quanto soffocante. Che non sia il caso di aggiungere un’altra litania a quelle che si rivolgono a Dio per liberarci dai burocrati che infestano la vita sociale, aggiungendo l’invocazione: “Dalla burocrazia assurda ed inconcludente, liberaci, o Signore!”?

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