Quest’anno m’ha fatto particolarmente felice l’ottima riuscita della prima mostra concorso della “Galleria San Valentino” di Marghera. Il coraggio, un po’ artisticamente “incosciente” della nuova responsabile della Galleria e la sua assoluta e totale dedizione, il mio struggente desiderio di far decollare nel paese-dormitorio di Marghera un centro d’arte e la generosa disponibilità di Luciano, hanno fatto il miracolo.
L’accorrere di più di cento artisti, con opere di un buon livello, soprattutto pensando alla difficoltà obiettiva del difficile tema “il volto”, l’inaugurazione in un ambiente signorile, la serietà della gestione dell’evento e soprattutto la cornice della struttura che, più di una residenza, appare come una bella hall di un albergo di categoria e la presenza vivace del mondo dei giovani, hanno fatto il resto. Tutto splendidamente bene!
L’avvio della Galleria è stato piuttosto faticoso, ma ora ho la sensazione che in poco tempo diventerà una proposta d’arte tra le più coraggiose e di alto livello della nostra città.
Un esito così felice e riuscito mi sta spingendo a sognare che se “La cella” lascia cadere la Biennale d’Arte Sacra che ho avviato una trentina di anni fa, la Galleria San Valentino possa ereditarne la sigla e soprattutto il contenuto: aiutare l’arte moderna a dare volto e colore d’attualità ai misteri cristiani.
Questa possibilità già mi fa sognare di poter riprendere quel dialogo che ha già prodotto tante amicizie e simpatie tra gli artisti e il mondo ecclesiastico, oltre una serie di opere quanto mai significative, delle quali la città può già godere, perché esposte nella più grande galleria cittadina che i centri “don Vecchi” offrono a Mestre con le quasi millecinquecento opere presenti nelle pareti dei quattro centri esistenti a Mestre.