Il bellissimo gesto solidale della signora Vendrame

Il ragionier Candiani, che dirige il “don Vecchi” da quindici anni ma che, seguendo la sua vocazione contabile, controlla soprattutto gli aspetti finanziari della Fondazione, mi ha telefonato perché aveva una cosa importante da comunicarmi. Infatti, sul conto corrente dell’Antonveneta erano stati accreditati ben cinquantamila euro. «Cinquantamila!» mi ripeté, pensando che non avessi capito.

La “scoperta” l’aveva lasciato perfino dubbioso, tanto da sentire il bisogno di chiedermi se io non ne sapevo niente. In realtà, qualche giorno prima, mi aveva telefonato una voce giovanile dicendomi che la dottoressa Vendrame voleva fare un’offerta per il “don Vecchi” di Campalto e perciò mi chiedeva il codice IBAM. Poi passarono i giorni e non avevo avvertito niente di nuovo; capita talvolta che qualcuno, in un momento di generosità, prometta una sovvenzione e poi, per motivi che rimangono sconosciuti, la cosa non abbia alcun esito.
Questa volta non fu così!

Chiesi al ragioniere di fare ricerche per avere il nome e l’indirizzo. Non appena avuto e trovato il numero di telefono corrispondente, telefonai. Mi rispose una vocina nitida, che io ho pensato fosse quella della presunta segretaria che mi aveva chiesto il codice bancario, mentre poi ho appreso che essa era invece l’impiegata della banca. Chiesi alla presunta segretaria: «Potrei parlare con la signora Vendrame?» «Sono io» mi rispose. Rimasi un po’ senza parole ed imbarazzato, come mi capita spesso. «Vivo sola, e siccome ho ottantaquattro anni, ho pensato che lei ha bisogno adesso del denaro, non quando non ci sarò più!». Soggiunse che mi ricordava ancora dai tempi di San Lorenzo e che seguiva da lontano le mie “avventure benefiche”.

Ringraziai per l’offerta, per la fiducia e per la testimonianza di generosità e soprattutto di saggezza. Neanche io però aspetterò per dedicarle un padiglione del “don Vecchi” di Campalto quando lei non ci sarà più, perché credo giusto che si sappia, fin da oggi, che a questo mondo ci sono ancora creature belle e generose che credono alla solidarietà e la signora Vendrame è certamente una di queste.

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