Ringrazio il buon Dio per tutto ciò che mi ha donato!

Qualche settimana fa ho compiuto ottantadue anni. Per l’occasione avvertii la mia gente che avrei celebrato la messa di ringraziamento e, nel contempo, li invitai invece per “una spaghettata” un po’ goliardica.

Si presentarono in tanti per la messa e forse un po’ in più per la spaghettata!

In quell’occasione m’era dovere di fare un buon sermone; mi rifeci all’affermazione di Gesù: “chi lascia padre e madre, fratelli e sorelle, campi e quant’altro, riceverà il centuplo e la vita eterna”.

Per quanto riguarda la prima parte della promessa potevo garantire, per esperienza personale, che le cose vanno così ed in forza di questa parziale esperienza, penso che Gesù non venga meno neanche per la seconda parte, quella che riguarda la vita eterna.

Oggi mi pare che l’opinione pubblica, ed in particolare la nostra gente, non si interessi più di tanto al “mistero della vita del prete”, come è avvenuto nel passato, e di ciò fanno fede innumerevoli romanzi di ogni Paese. M’è parso però giusto confidare ai miei amici più cari che la mia vita è stata bella ed interessante, che ho fatto sempre quello che ritenevo giusto e doveroso, che ho sempre mantenuto la mia libertà di pensiero e di parola, ma soprattutto che mi sono sempre occupato degli uomini, che è la cosa più interessante di questo mondo! Ho continuato dicendo che non conosco preti che abbiano una vecchiaia più bella e interessante della mia, anche se vivo in un alloggio di 49 metri quadrati e sono impegnato da mattina a sera.

Inoltre penso che pochi preti siano circondati da tanta calda amicizia ed affetto quanto lo sono io. Per tale motivo ho invitato tutti ad aiutarmi a ringraziare il buon Dio.

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