A me capita di sbottare talvolta e forse troppo spesso e troppo violentemente; la pazienza, la ponderazione e la moderazione non sono il mio forte!
Ho scritto e riscritto su “L’incontro”, il periodico che accoglie tutti i miei sfoghi, le mie angosce e i miei pensieri, che alcuni mesi fa me la sono vista veramente brutta quando la Fondazione Carive, che di solito mi aveva generosamente aiutato, a firma del presidente Segre mi ha detto, quasi cinicamente, che da essa non dovevo aspettarmi neppure un soldo; così aveva comunicato la Banca Antoniana presso cui la Fondazione movimenta ogni anno molto denaro. La Regione mi ha risposto dopo quattro mesi che non spetta ad essa erogare denaro per gli alloggi protetti. il Comune, la Cassa di Risparmio: silenzio assoluto. Mentre il Banco di san Marco ha stanziato per il “don Vecchi” di Campalto la bella somma di mille euro.
In questa situazione ho avuto paura! Come san Pietro ho dubitato ed ho cominciato ad affondare. Fortunatamente sono intervenuti i cittadini e la Provvidenza, motivo per cui non sono “annegato”, anzi vedo già la Terra Promessa.
Ma il motivo che mi ha mandato in bestia sono state alcune voci arrivatemi, che dicevano che i confratelli – non tutti per fortuna, perché don Liviero, il parroco di viale san Marco, don Bonini del Duomo, don Cicutto ed altri non è stato così anzi mi hanno aiutato, – mi criticavano perché non avrei dovuto mettermi nei guai perché non tocca ai preti pensare ai poveri, ma al Comune e allo Stato.
Poi ci fu qualche altro che mi fece capire che non è opportuno chiedere sempre, quasi dicendomi la frase fatidica di Berlusconi: “Non si deve mettere le mani nelle tasche dei cittadini!”. Non tutti la pensano così, ne fa fede la lista di offerte che pubblico ogni settimana. Tuttavia questo mi ha fatto scrivere quello che ribadisco: “Non voglio assolutamente i soldi di chi non ha fiducia in me, di chi non ritiene opportuno aiutare i vecchi in povertà, di chi è convinto che la Chiesa debba occuparsi solamente delle anime e del Paradiso, di chi è convinto che le cose debbano cadere dal cielo!
So di non avere la fede e l’umiltà del Cottolengo, di san Vincenzo de Paoli, dell’Abbé Pierre o di Teresa di Calcutta, ecc…, però lasciatemi dire che chi crede che sia giusto pensare solamente a se stessi e ai propri famigliari, i suoi soldi se li tenga, io e chi la pensa come me ci faremo aiutare da chi crede comunque alla solidarietà!