Dall’ospedale dell’Angelo alla città del Santo

Il medico che segue le vicende alterne della mia salute, dopo aver preso visione della Tac che mi è stata fatta a Villa Salus qualche giorno fa, mi ha consigliato la clinica universitaria di Padova perché nell’ospedale all’Angelo, che tutti hanno affermato essere un ospedale di eccellenza, non ci sono attrezzature adeguate al mio caso e alla mia età.

Sono stato profondamente ammirato dall’umiltà, dall’onestà e dalla saggezza di questo medico. Avevo letto nel recente passato qualche notizia al riguardo, delle carenze tecniche e di personale del nostro nuovo ospedale, ma non ci avevo fatto tanto caso, sapendo che è sempre tanto facile criticare.

Io più volte ho manifestato pubblicamente la mia ammirazione per il nuovo ospedale, per la bellezza architettonica, per la sistemazione a verde della grande e piacevolissima hall d’accoglienza e per la funzionalità del tutto. Però già in passato ero rimasto un po’ perplesso quando la stampa cittadina denunciava la fuga di ottimi sanitari a motivo che l’organizzazione ospedaliera non li supportava adeguatamente di mezzi tecnici.

Ora però che m’è toccato di fare un’esperienza diretta il problema si è manifestato in tutta la sua cruda realtà.

Nella clinica padovana, ho trovato un affollamento ed un ritmo tanto convulso, fortunatamente pèrò mi ha accolto un giovane primario, che a detta di tutti è un eccellente professionista, il quale mi ha ricevuto con cordialità e simpatia, mi ha inquadrato il problema e mi ha indicato il percorso che intende seguire.

Ora, sono come sempre nelle mani di Dio, ma anche dell’uomo che ha scelto per darmi una mano!

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