Una lettera che mi ha riportato al “piccolo mondo antico”

Nota della redazione: lettera e risposta di don Armando sono pubblicate nel numero dell’Incontro del 28 febbraio 2010, che -ironia della sorte visto l’argomento-, trovate anche online.

Oggi ho ricevuto una bellissima lettera di una cara signora, che conosco almeno da quarant’anni e che ha generosamente collaborato con me lungo tutto questo tempo.

Ho gradito quanto mai la lettera perchè ricca di sentimento e di simpatia, intelligente ed ordinata.

Ci vediamo poco, ognuno è sempre di corsa e crede di non aver tempo per conversare amabilmente, motivo per cui ella ha sentito il bisogno di mettere per iscritto sentimenti ed amicizia.

La lettera mi è stata particolarmente cara anche perché rappresenta un ricordo di quel “piccolo mondo antico” che ormai è praticamente scomparso e che usava la lettera per costruire e sviluppare amicizia.

Oggi la gente non scrive più, manda messaggini con il telefonino, fa gli auguri a mezzo mondo premendo un tasto del computer, ma tutto è così anonimo e sintetico per cui le parole sembrano pronunciate da un robot o da un merlo parlante che conosce al massimo cinque o sei parole e adopera sempre quelle per i motivi più diversi.

Ogni anno per Natale e Pasqua ero solito attaccare, a festone, sulle porte del mio appartamento biglietti di auguri perché le immagini, i colori e le frasi augurali mi davano una sensazione di festa e mi tenevano compagnia. Quest’anno ero tentato di non farlo più perché avevo la sensazione che i messaggini, che io cancello senza degnarli di uno sguardo, avessero già soppiantato le calde e belle frasi augurali profumate d’affetto e di sentimento.

Mi costava però abolire una tradizione, e quindi ho rifatto ancora una volta i festoni, coprendo quasi tutte le porte; la varietà dei colori e dei disegni è ancora quella di un tempo, ma la stragrande maggioranza sono biglietti inviati da enti pubblici e da aziende che hanno impiegati a disposizione per questo compito.

E’ ben difficile trovare profumo, poesia, affetto in questi cartoncini colorati. Fortunatamente la bella e cara lettera della signora Laura ha mitigato l’anonimato e l’organizzazione delle pubbliche relazioni!

Le feste della vita e della religione stanno morendo di inedia anche per questo nuovo virus virtuale!

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