La predica non è cosa semplice

Quando ero a Carpenedo, per i motivi più diversi, capitava che venisse a celebrare qualche sacerdote di Mestre o di qualche altra città, così avevo modo di ascoltare, tanto volentieri, le prediche che tenevano nelle varie occasioni. Talvolta mi è capitato di incontrare dei sacerdoti veramente bravi che rendevano il messaggio evangelico di una grande attualità e quanto mai convincente.

Più spesso però ero deluso da certi sermoni, pieni di luoghi comuni, di idee fuori corso, di pensieri per nulla incisivi ed appartenenti ad un repertorio ecclesiastico scontato e per nulla appetibile per chi desidera dalla Parola di Dio un qualcosa di stimolante che apra la mente e il cuore con l’impatto, con “la buona notizia”.

Comunque l’ascolto delle riflessioni della parola, di sacerdoti diversi in ogni caso mi offriva un contributo; in positivo quando il discorso, pur semplice, era convincente, fresco ed incisivo, ma egualmente utile quando la predica era deludente perché mi metteva in guardia su ciò che dovevo non dovevo dire.

Il confronto mi era sempre di grande utilità. Ora mi trovo sempre solo con me stesso, mi manca la possibilità di verifica e perciò gli unici indici di valutazione sono per me le reazioni dei fedeli, ma essi sono da secoli abituati a non reagire, ad ascoltare magari senza partecipare per nulla. É la mia coscienza? Però neanche questo è un indice sempre valido.
Io non appena avverto di non ingranare e di ripetere i concetti mi scoraggio immediatamente e debbo concludere il più rapidamente possibile!

Per me la predica è sempre stata un cruccio infinito, non tanto per non far brutta figura, ma soprattutto perchè sono convinto che il messaggio di Dio è troppo importante e troppo necessario per l’uomo perché esso non sia presentato in maniera intelligente, elegante ed adeguato alla sensibilità e alle attese dell’uomo d’oggi.

Un tempo avevo un amico sacerdote che si autoconvinse di non essere all’altezza di fare una buona predica e perciò da quel giorno si rifiutò in maniera assoluta di predicare.

Io non so se a più di 80 anni sia opportuno o no commentare il Vangelo?
Non sarebbe male una verifica da parte di competenti, come si fa con la patente di guida e il permesso semmai di continuare dovrebbe essere sempre di più breve durata.

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